Amar Alibegović, L’addio a Trapani “Non è professionismo”
Basket04 Dicembre 2025 - 15:26
L’ex capitano della Trapani Shark rompe il silenzio dopo la sospensione, parlando di un “sogno finito” e accusando il club di non aver rispettato gli accordi contrattuali.
Poche ore dopo il durissimo comunicato della società Trapani Shark che annunciava la sua sospensione e la revoca della fascia di capitano, Amar Alibegović ha risposto direttamente ai tifosi e alla città con una lettera aperta carica di emozione e amarezza. L’ex capitano ha confermato l’addio, ma ha chiarito che la decisione di lasciare è stata sua, per motivi di mancato rispetto degli accordi contrattuali.
Il Sogno Finito e la delusione Professionale
Alibegović ha iniziato la sua lunga missiva con parole d’amore e gratitudine verso l’ambiente trapanese, descrivendo la sua esperienza come “un sogno ad occhi aperti” fatto di calore e senso di famiglia.
“Ogni volta che sono sceso in campo ho provato a combattere con tutto me stesso, mettendo sempre al primo posto l’obiettivo comune… Purtroppo, come tutti i sogni, anche questo finisce, in un modo che mai avrei immaginato,” scrive il giocatore.
Il tono cambia quando si arriva al motivo dell’addio. Alibegović accusa apertamente la società di non aver adempiuto ai propri doveri, pur avendo lui provato a “resistere e tenere duro, rimandando quello che mi era dovuto più e più volte”.
“Però quello che ho vissuto non si può definire in nessun modo professionismo. Gli accordi fatti e firmati a questo livello vanno rispettati.”
La Replica alla Società: “Non Sono Stato Messo Fuori”
Il comunicato di Alibegović serve anche come netta replica alla nota di Trapani Shark, che aveva annunciato la sua esclusione temporanea dalla rosa.
“La scelta di andare è solo mia e della mia famiglia e di nessun altro, non sono stato messo fuori da qualcun altro. Sono sempre stato professionale da quando sono arrivato,” ha affermato l’ex capitano, scrivendo “con il cuore in mano”.
I Ringraziamenti al Popolo e allo Staff
Nonostante la polemica con la dirigenza, l’attaccante ha speso parole toccanti per tutti coloro che hanno fatto parte del suo percorso a Trapani: dai compagni di squadra (in particolare Marco Mollura, definito “fratello” e mentore per il ruolo di capitano), agli allenatori, preparatori, staff medico, team manager e magazzinieri.
Un ringraziamento speciale è andato anche a Jasmin Repesa, l’allenatore dimissionario: “Grazie a Jasmin che mi ha insegnato che ogni dettaglio conta, che bisogna usare la testa prima del cuore.”
L’articolo si chiude con l’abbraccio finale alla città: “Trapani, sarai per sempre con me in tutte le emozioni che vivrò da qua in avanti nella mia carriera e nella mia vita. A tutti i banne. Sinceramente, il tuo Capitano Amar”.
Il Testo Integrale della Lettera
“Cara Trapani, che dirti, dal primo giorno che ho messo piede in questa città ho visto cosa vuole dire fare parte di un sogno. Un sogno ad occhi aperti che tutte le persone di questa città mi hanno fatto vivere pienamente ogni giorno, con i sorrisi, i saluti, gli abbracci e il calore che mi avete trasmesso. Ho conosciuto persone che faranno parte della mia vita per sempre, vissuto esperienze uniche e provato cosa vuole dire essere parte di una città che ti fa sentire a casa come se fossi parte di una famiglia grandissima.
Ogni volta che sono sceso in campo ho provato a combattere con tutto me stesso, mettendo sempre al primo posto l’obiettivo comune, perché sapevo quanto significasse per tutti noi. Ho portato questi colori a testa alta e con il fuoco dentro per portare il nostro nome più in alto possibile, per tutti noi. Purtroppo, come tutti i sogni, anche questo finisce, in un modo che mai avrei immaginato. Ho provato a resistere e tenere duro, rimandando quello che mi era dovuto più e più volte, però quello che ho vissuto non si può definire in nessun modo professionismo.
La scelta di andare è solo mia e della mia famiglia e di nessun altro, non sono stato messo fuori da qualcun altro. Sono sempre stato professionale da quando sono arrivato. Gli accordi fatti e firmati a questo livello vanno rispettati. Queste parole ve le scrivo con il cuore in mano e con infinite emozioni che mi attraversano. Vado consapevole che ho fatto tutto quello che potevo e dato tutto me stesso per provare a essere un faro di felicità per tutte le persone che hanno condiviso con me questo sogno.
Un grazie infinito a tutti voi che mi avete fatto vivere questi momenti che saranno per sempre tra i più belli della mia vita. Grazie ai giocatori che hanno combattuto assieme a me, agli allenatori che ci hanno guidato, ai preparatori che tra un ammùnì e un compá ci hanno tenuto sempre sul pezzo, allo staff medico che mi rimetteva in piedi in qualsiasi situazione, al team manager che è un supereroe, al magazziniere, al custode, all’autista che mi mettevano sempre il sorriso. Grazie a Marco [ndr. Mollura] che mi ha fatto capire cosa volesse dire essere il capitano di questa squadra e per essere qualcuno che potrò per sempre chiamare fratello.
Grazie a Jasmin che mi ha insegnato che ogni dettaglio conta, che bisogna usare la testa prima del cuore, anche se siamo molto simili nel volere usare molto più spesso il secondo per risolvere tutto. Delle persone fantastiche dalla prima all’ultima. Ma soprattutto, a tutti voi, grazie di avermi accolto nella vostra famiglia bellissima e avermi fatto sentire a casa dentro un sogno.
Trapani, sarai per sempre con me in tutte le emozioni che vivrò da qua in avanti nella mia carriera e nella mia vita. A tutti i banne.
Sinceramente, il tuo Capitano Amar”.