Personaggi10 Dicembre 2025 - 21:21
Oggi incontriamo un’atleta esplosiva in tutti i sensi! Serena Nina D’Astolfi, esperta di Ginnastica Dinamica Militare (GDM), una pratica dura ma che regala grandi soddisfazioni, ce la racconta la coach palermitana tra le più conosciute in Italia.
Ciao Serena, grazie per avermi dato il piacere di incontrarti. Ci racconti da dove nasce la tua passione per lo sport ed in particolare per la “Ginnastica Dinamica Militare”?
“La mia passione nasce da mio padre, lui grande sportivo da sempre, giocava a calcio e allenava una squadra di bambini, appassionato di corsa e pesca subacquea. Considera che già all’età di 3 anni sapevo andare in bici, sui pattini e sapevo nuotare senza braccioli. Tutto grazie a lui che aveva molta pazienza e dedizione. Il mio primo vero sport fu la pallavolo, il mio grande Amore! Avevo 8 anni quando iniziai a giocare e poi diventò una vera passione. Ma non contenta mi approcciai anche ad altre discipline, come l’atletica, con il lancio del peso e il ballo. Crescendo ho considerato le arti marziali in particolar modo il Taekwondo, sono arrivata a diventare cintura blu. Dopo di ciò, mentre stavo facendo l’esame per il passaggio di cintura, mi infortunai e da lì conobbi il CrossFit tramite il mio ex insegnante di taekwondo. Iniziai a casa sua in una piccola palestra che aveva allestito per fare circuiti brevi ma intensi. Da lì ebbe inizio il mio percorso per diventare atleta e poi coach.
Nei primi tempi non amavo questa disciplina, non capivo, era tutto nuovo, poi un bel giorno andammo ad Alcamo dove c’era un box di Crossfit (il primo in Italia) conobbi il coach Bartolomeo che mi illuminò: lui vide in me una futura atleta, e infatti poi fu così. Da allora entrai nel tunnel e ci sono rimasta.
Nel tempo ho avuto modo di conoscere altre discipline, di cui la ginnastica dinamica militare italiana. Tutto nacque per caso: il mio ex vide su Facebook un invito a partecipare ad un evento a Catania di questa disciplina, senza capire bene di cosa si trattasse. Bene, coinvolse anche me, mandai pure io l’iscrizione e due anni fa andammo a questo appuntamento al buio. Ci ritrovammo dentro un palazzetto con altri coaches di diverse discipline. Ci accolsero degli istruttori di GDM e iniziammo a metterci in griglia a piedi nudi per iniziare la selezione degli istruttori, in tutto ciò noi ignari di tutto quello che sarebbe successo. Iniziammo l’allenamento, che dire, fu devastante, ho avuto attimi di cedimento, nonostante la mia preparazione atletica, quel format ha cambiato la mia visione. Ho capito quanto la ginnastica a corpo libero può aiutare e migliorare le prestazioni fisiche. Parliamo prima di tutto a livello posturale, il fatto di allenarsi a piedi nudi è la svolta, sviluppa il controllo, l ‘equilibrio e rinforza quei muscoli e articolazioni che da tempo si sono atrofizzati”.
Spiegaci meglio cos’è la Ginnastica Dinamica Militare.
“GDM italiana nasce alla fine del 2013 da un’idea firmata da Matteo Sainaghi e Mara Uggeri. Dopo un attento studio a tutto tondo, Matteo ha depositato una tesi dedicata a questa disciplina, che si ispira ai capisaldi dell’attività a corpo libero, un’attività che ha contraddistinto la storia sportiva del nostro Paese, influenzando quella degli altri. Il CONI ha certificato e promosso Ginnastica Dinamica Militare italiana come disciplina. Negli ultimi decenni è nata l’esigenza nell’individuo di ritrovare una forma fisica che via via con le comodità sempre maggiori del benessere in cui viviamo, oggi ha sempre più deteriorato la naturale efficienza del nostro corpo”.
Chi può praticare la Ginnastica Dinamica Militare?
“GDM può essere pratica da tutti, grandi e piccini, nonché ad atleti di qualsiasi disciplina, è un’ottima base per una vera preparazione atletica. Considera che esistono due protocolli sia per i bambini che per gli anziani. L’allenamento viene adattato per ogni fascia di età e livello. Gli esercizi sono scalabili sia di volume che d’intensità. Parola chiave: portare tutti sullo stesso livello e oltre. Io come atleta ho trovato Gdmi veramente strong, quando ho iniziato a praticarlo ho avuto qualche defiance a livello di prestazione fisica e resistenza”.
Quando hai capito che lo sport avrebbe avuto un ruolo preponderante nella Tua vita?
“Bella domanda, lo sport mi ha aiutato in diverse fasi della mia vita, ma in particolar modo durante la mia adolescenza, periodo critico e complicato, avevo varie paturnie mentali, come l’essere un po’ abbondante fisicamente. Talmente soffrivo questo mio status che iniziai a capire di voler cambiare e migliorarmi, avere più autostima. Ero molto timida non riuscivo a relazionarmi e socializzare. Mi sono messa in gioco e sono cambiata sia mentalmente che fisicamente, ho acquisito sicurezza, ho sviluppato la mia forza interiore. Vorrei che molti genitori imparassero a trasmettere ai propri figli il valore dello sport e del benessere. Perché fare attività fisica ormai fa parte del ciclo della vita come mangiare, bere e dormire”.
Se non avessi fatto Ginnastica Dinamica Militare, quale sport avresti praticato?
“Devo dire che a me piace tutto, se potessi fare di tutto e di più, ma avrei fatto ginnastica artistica. Per me la ginnastica rappresenta la vera forza nonché flessibilità e coordinazione del corpo umano. E poi mi sarebbe piaciuto diventare una ballerina di danza moderna, adoro ballare da sempre, infatti ho fatto diversi corsi di ballo dall’hip hop alla salsa cubana al tango argentino”.
Adesso mi permetto una piccola provocazione, si dice che lo sportivo è vanitoso già di sé, ti riconosci in questo “principio”?
“Vanitoso? Diciamo che la mia vanità sta nelle prestazioni atletiche, mi piace portare il mio corpo allo stremo, vedere fino a che punto posso arrivare nelle mie performance, chiaramente mi vedo in forma e questo sicuramente mi inorgoglisce. Avere una sana cura di sé e del proprio aspetto fisico può essere un aspetto positivo della vita, a patto che non diventi un’ossessione.”
Sei conosciuta ed apprezzata, soddisfazione?
“Tanta, anzi tantissima! Essere riconosciuta come brava coach è veramente importante, ricevere dei feedback positivi accresce la consapevolezza nonché la capacità di essere sempre più presente e consapevole di poter essere una guida, un esempio”.
Competeresti con atlete che provengono da altri sport?
“Si certo! Come ho detto prima la vanità per me principalmente sta nelle prestazioni atletiche, amo le sfide e vivo di questo. Anzi a tal proposito mi sono arrivate delle richieste di confronto, come braccio di ferro, lotta e altre attività di forza. Infatti accetterò senza problemi”.
Adesso parliamo un po’ di te, raccontaci le tue giornate tipo, i tuoi hobby.
“Solitamente le mie giornate sono sempre dedicate al lavoro, sono impegnata tutto il giorno, tutti i giorni. Nel mio tempo libero
cerco di dedicarmi anche alla lettura e alla musica (per rilassarmi), se posso ritaglio qualche ora da trascorrere con amici e familiari. Amo andare al mare e godermi panorami mozzafiato, quando posso stacco un biglietto aereo e parto, amo viaggiare, lo farei più volte al mese. Visitare altri paesi o città ti porta sempre emozioni e crescita spirituale”.
Cosa immagini nel Tuo futuro?
“Mi piacerebbe vedere le persone prendersi cura del proprio corpo, vorrei che facessero più movimento, che lo sport facesse parte della loro routine quotidiana. Spero di poter diventare una brava coach e personal trainer e aprire un giorno un mio centro fitness insieme alle mie amiche, anche loro grandi sportive in settori diversi”.