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Trapani Shark, il comunicato ufficiale sulla penalizzazione

La società del Presidente Antonini rompe il silenzio con un comunicato durissimo: contestato il punto di penalizzazione, il blocco del mercato e il no al tesseramento di coach Latini. “L’IVA non è un inadempimento sportivo”.

La compagine Trapani Shark S.r.l. rende noto di aver adempiuto con regolarità a ogni prescrizione relativa alla scadenza del 16 dicembre. In considerazione del fitto scambio di comunicazioni avvenuto con gli organismi sportivi tra il 9 e il 13 dicembre 2025, la dirigenza reputa necessario fornire alcune doverose precisazioni in merito alla propria posizione.

Il contenzioso tributario relativo all’IVA

In data 20 novembre 2025, l’azienda ha ricevuto la notifica di un accertamento IVA emesso dall’Agenzia delle Entrate di Trapani. Tale provvedimento è stato prontamente impugnato sia sotto il profilo della legittimità sia nel merito, attraverso un ricorso formale presso la Corte di Giustizia Tributaria di Trapani. L’azione legale è supportata da una richiesta di sospensiva e da una corposa documentazione che include orientamenti giurisprudenziali già consolidati in materia.

La contestazione della doppia sanzione e del blocco tesseramenti

Successivamente, il 24 novembre 2025, il Consiglio Federale ha stabilito una penalizzazione di un punto in classifica e il fermo dei tesseramenti, richiamando il citato accertamento e citando il Manuale per la Licenza Nazionale. La Società evidenzia tuttavia di aver già sanato le pendenze con i signori Riccardo Sbezzi e Sergio Solina, trasmettendo le relative liberatorie il 12 dicembre. Si sottolinea inoltre che questa nuova sanzione rappresenta una duplicazione di quanto già comminato nel maggio 2025 per la medesima fattispecie, determinando una violazione del principio giuridico che vieta di sanzionare due volte lo stesso illecito.

La regolarità dei versamenti previdenziali e l’errore del Gruppo Alfieri

Sebbene sia stato riconosciuto il saldo delle spettanze verso il Sig. Sbezzi, il blocco amministrativo non è stato rimosso, ignorando che l’unica pendenza residua riguarda esclusivamente l’IVA. Secondo i regolamenti vigenti, tale imposta non rientra tra gli inadempimenti che giustificano sanzioni sportive, le quali sono circoscritte alle posizioni IRPEF e INPS, per le quali il club è in totale regola. Per quanto concerne il ravvedimento operoso, le rate versate hanno già coperto la quota capitale delle imposte. La differenza di importo contestata dalle autorità, superiore a 500.000 euro a fronte di un debito reale di 340.000, deriva da un errore tecnico del Gruppo Alfieri che ha operato una tripla compensazione impropria, questione già inserita nel ricorso tributario.

Le criticità legate ai tesseramenti dello staff tecnico

In merito al rifiuto di aggiornare la posizione contrattuale di Alex Latini come Capo Allenatore e di tesserare il Sig. Patti, la Società respinge l’interpretazione restrittiva della Lega. Non si ritiene infatti che un debito IVA contestato possa impedire l’integrazione di contratti già in essere, come quello di Latini, già assistente regolarmente impiegato. Allo stesso modo, viene considerata inconsistente la contestazione sulla tardività del deposito, trattandosi di uno scarto temporale di pochissimi minuti avvenuto in un contesto di emergenza operativa.

Precedenti giuridici e pregiudizi operativi in corso

Il club rileva come siano stati ignorati precedenti rilevanti, come la sospensiva ottenuta dal Brescia Calcio in una situazione analoga e vari orientamenti del TAR Lazio che tutelano le società in attesa del giudizio tributario. Attualmente, Trapani Shark sta subendo un grave danno causato dall’impossibilità di operare sul mercato e dalla gestione forzata dello staff tecnico, situazione che altera la regolarità del campionato. Il diniego del tesseramento del Sig. Patti espone inoltre la proprietà a sanzioni pecuniarie estremamente onerose per ogni gara disputata.

Istanza di revoca e disponibilità al dialogo

Alla luce di questi elementi, la Società esige l’immediata ratifica dei contratti depositati e la revoca dei provvedimenti di penalizzazione e blocco dei tesseramenti, data la pendenza del ricorso e l’assenza di violazioni sportive rilevanti. Pur confermando la volontà di risolvere la questione attraverso un confronto costruttivo e un tavolo conciliativo con FIP e Lega, la scrivente ribadisce la correttezza del proprio operato e la determinazione a difendere i propri diritti in ogni sede preposta.

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Redazione