Francesco Barretta a NetTalk: crescita, fiducia e spirito di gruppo per l’Avimecc verso Napoli

di Alessandra Puglisi

Nel dodicesimo appuntamento di NetTalk – la voce del volley siciliano, i riflettori si sono accesi su Francesco Barretta, giovane schiacciatore dell’Avimecc Volley Modica, protagonista di un percorso di crescita costante all’interno del progetto biancoazzurro. Classe 2005 ma già forte di un bagaglio importante di esperienza in Serie A3, Barretta si è raccontato a NetTalk alla vigilia dell’ultima gara del girone di andata e del 2025: la trasferta sul campo della Gaia Energy Napoli, fanalino di coda della classifica ma avversario da affrontare con la massima attenzione, specie tra le loro mura amiche.

Un appuntamento che arriva in un momento di rinnovata fiducia per Modica, reduce da una vittoria interna che ha restituito morale e serenità al gruppo, e che rappresenta ora un banco di prova importante per dare continuità al lavoro svolto e chiudere l’anno con un segnale positivo.

Una prestazione di sostanza e personalità

Il riferimento va al netto 3-0 conquistato al “PalaRizza” lo scorso fine settimana contro Terni Volley Academy, una gara mai realmente in discussione. Modica ha imposto ritmo e pressione fin dalle prime battute, mostrando solidità in ogni fondamentale e dando la sensazione di una squadra finalmente allineata sul piano tecnico e mentale.

Accanto al capitano Stefano Chillemi, top scorer dell’incontro, si è messo in evidenza proprio Francesco Barretta, autore di una prova concreta e matura, chiusa con 10 punti e una presenza costante ed efficace in campo. «Era una vittoria che cercavamo – racconta lo schiacciatore –. Durante la settimana prima della gara ci eravamo confrontati, abbiamo capito cosa non stava funzionando e contro Terni non c’è stata storia. È stata una vittoria strameritata».

Nonostante il risultato netto, Barretta mantiene uno sguardo lucido sul percorso della squadra: «Siamo felici del 3-0, ma credo che nessuno di noi sia davvero soddisfatto di quello che ha espresso finora. Nessuno sta ancora dando nemmeno la metà di ciò che può dare, e questo per me è uno stimolo enorme in vista del girone di ritorno».

Fiducia, lavoro e maturazione

Coach Enzo Distefano lo descrive come “un grande lavoratore, “cocciuto”, costante, con forte senso del sacrificio e della squadra”. Una definizione in cui Barretta si riconosce, anche nel confronto quotidiano con l’allenatore: «Capita di scontrarci per idee diverse, ma è sempre un confronto costruttivo. Alla fine troviamo un punto d’incontro e questo aiuta a crescere».

Dopo una stagione complicata a Bari, l’approdo a Modica ha rappresentato per lui una vera ripartenza: «Qui ho ritrovato serenità e divertimento. Il mister mi ha dato fiducia dal primo giorno e sento di essere cresciuto tanto, non solo tecnicamente ma anche come persona».

Nazionale, studio e famiglia: una passione totale

Nel suo percorso anche l’esperienza con la Nazionale Under 17 e il Campionato Europeo giovanile, tappe formative sotto il profilo umano e mentale: «Sono esperienze durissime, senza pause, ma ti lasciano tantissimo. Quando arrivano i risultati, restano dentro a lungo».

Accanto alla pallavolo, Barretta porta avanti anche gli studi in Agraria all’Università di Bari, una scelta legata a una passione trasmessa dal nonno. Non semplice conciliare sport e università, ma grazie a una buona organizzazione e al supporto dell’ateneo riesce a portare avanti entrambi i percorsi.

La pallavolo è anche una questione di famiglia: genitori ex giocatori, il fratello Gianmarco in Serie A3 a Castellana e la fidanzata pallavolista. «Vivere questa passione insieme è bellissimo. È un mondo che condividiamo a 360 gradi».

Lo sguardo a Napoli, ultima dell’andata

Ora però lo sguardo è rivolto esclusivamente al campo. A Napoli l’Avimecc Modica affronterà una squadra ultima in classifica, ma Barretta non si fida: «Contro Napoli non è mai una partita semplice, non importa che siano ultimi o primi. Il palazzetto è caldo e la gara è sempre sentita. In questo campionato non esistono squadre materasso» – e poi aggiunge – «sono contento comunque di andare a giocare lì, di trovare i miei ex compagni di squadra e avere a supporto comunque un pubblico speciale come la mia famiglia e i miei amici».

Per lo schiacciatore campano la chiave resta una sola: «Da quando gioco per me il valore aggiunto è sempre il gruppo. Quando una squadra è unita dentro e fuori dal campo può emergere sempre. A Modica questo spirito non è mai mancato».

Con questa consapevolezza l’Avimecc Modica si prepara a chiudere il 2025, cercando continuità, solidità e un’ulteriore conferma del proprio percorso di crescita.