Dopo tre sconfitte consecutive anche due punti conquistati al tie break rappresentano un buon risultato. Perché muovono la classifica e perché permettono di chiudere una scia negativa. La Sviluppo Sud Catania torna al successo, vincendo 3 a 2 in casa della Alva Inox 2 Emme Service Porto Viro al termine di una partita combattuta contro una squadra, quella di casa, che vale certamente di più rispetto ai punti in classifica. Da segnalare i 40 punti di Arinze.
Per la Sviluppo Sud un buon viatico per arrivare alla prima casalinga del 2026 contro Taranto in cui, come già anticipato qualche giorno fa, si celebrerà la giornata rossazzurra con ingresso gratuito al PalaCatania.
Catania ritrova Luka Basic (ancora non al meglio) e trova anche il primo punto del match grazie ad un errore degli avversari. Cottarelli in battuta conquista 4 punti di fila anche grazie al muro, arma in più rossazzurra. Porto Viro risponde con due punti consecutivi, poi si continua punto a punto, finché la battuta di Arinze e la precisione di Basic non rimetto a 4 punti le distanze tra le due squadre. Porto Viro chiede un check per contestare un punto etneo, ma il tocco a muro non c’è ed il punto va a Catania.
Dopo un lungo scambio la Sviluppo Sud non riesce a portare a 5 le lunghezze di vantaggio, ma riesce comunque a gestire il tentativo di rimonta degli avversari. Catania chiede un challenge, ma non ottiene il punto numero 15. Cosa che, invece, riesce ad Arinze che poi va in battuta e mette a segno il primo ace della sua gara. Primo time out chiesto da Bologna sul 16 a 11 per Catania. Ma Arinze è in grande giornata e mette a segno un altro ace che vale il punto numero 17. Alla sagra degli ace partecipa anche Pinali che poi, sempre dal servizio, mette in difficoltà la difesa etnea. Due punti consecutivi per Porto Viro che spingono Paolo Montagnani a chiamare time out.
Pinali sbaglia il servizio e Catania respira, poi anche Jan Feri si iscrivi al festival dell’ace e porta a 19 i punti etnei, mentre il ventesimo porta la firma, a muro, di Nicolò Volpe. Zonta, con un ace e Pinali, con il muro, riaccendono le speranze dei padroni di casa di rientrare nel set. Con soli 2 punti di vantaggio Montagnani deve necessariamente chiamare time out. Ma Porto Viro colpisce a muro e rientra nel set, mentre Catania cerca di difendere un vantaggio ormai risicato. Un errore di Jan Feri mette tutto nuovamente in parità, poi Magliano chiude un ace e Porto Viro, per la prima volta, passa avanti. Blackout totale per Catania che deve difendere un set point con la battuta di Gitto, ma non riesce: il set, incredibilmente, si chiude 25 a 23 per Porto Viro.
Il secondo parziale parte come era finito il primo: due punti di fila per Porto Viro. Catania finalmente reagisce, recupera e si porta avanti senza però scappare. Sono le difese ad essere protagoniste rispetto agli attacchi, da entrambe le parti. Un ace di Magliano prova a cambiare le carte in tavola e ci riesce perché Porto Viro continua a chiudere punti a muro e va avanti di 3. E’ il momento di reagire: ci prova e ci riesce Jan Feri, ma Pinali mette a segno un altro ace.
Montagnani chiama i suoi sull’11 a 8 per i padroni di casa che, però, riescono a mantenere un paio di punti di vantaggio, almeno fino a quando Jan Feri non colpisce a muro. Catania insegue e ringrazia mister ace Magliano che sbaglia una battuta, poi è Pinali a regalare il pareggio ai rossazzurri. 16 pari e set ancora senza un dominatore. La sfida al servizio, almeno in questo set, la vince Jan Feri che mette un altro ace, poi è Arinze a portare a 2 il vantaggio etneo. Time out Porto Viro sul 19 a 17 per Catania: 20, perché, Nicolò Volpe fa capire a tutti quanto vale a muro.
Porto Viro contesta un altro ace di Jan Feri, senza ottenere nulla, se non un cartellino giallo per un uomo della panchina. Si arriva ai punti decisivi con i rossazzurri avanti di 4. E’ il momento di gestire: Arinze segna il punto 24 che vale 4 set point. Matteo Bologna tenta il tutto per tutto e chiama time out ma Catania chiude con Jan Feri sul 25 a 20. Tutto nuovamente in parità.
Sono gli errori offensivi ad essere protagonisti in un sostanziale equilibrio che si conferma anche nel terzo parziale. Si va avanti punto a punto: tra occasioni di allungo sprecate da una parte e dall’altra. Arinze dimostra, quando è servito bene, di saper alternare colpi felpati a schiacciate di grande potenza. Nessuno scappa finchè Pinali non mette a segno un ace che da un leggero vantaggio a Porto Viro. Sul 16 e 13 Montagnani chiama il primo time out del set, poi, dopo un errore di Basic in avanti, Catania chiede il challenge, ma non ottiene nulla.
Altro blackout catanese che permette i padroni di casa di allungare a più 5 in una fase decisiva del set. Serve una scossa: prova a darla Volpe con il suo classico muro vincente, ma non basta. Sul 23 a 18 per Porto Viro, Montagnani chiama un disperato time out. Si arriva ai set point: il primo è sprecato dai padroni di casa al servizio, il secondo è chiuso da Erati. 25 a 20 e Porto Viro che passa nuovamente in vantaggio nel computo dei set.
Un muro vincente di Gitto apre il quarto parziale, poi un errore di Porto Viro porta a 2 i punti etnei, punti che diventano 3 con il muro di Volpe. Ottimo avvio di set per Catania che vuole portare la partita ai tie break per giocarsi, almeno, i 2 punti. Pinali è croce e delizia di Porto Viro alla battuta, ma Gitto a muro realizza un altro punto rossazzurro. Volpe si regala un ace che vale un vantaggio di 5 lunghezze a Catania.
Il protagonista del set è senza dubbio il numero 5 catanese che colpisce ancora una volta a muro. Catania riesce a mantenere un cospicuo vantaggio che oscilla tra 5 e 6 punti, mentre Porto Viro sembra aver subito il colpo. C’è un ace di Jan Feri che porta a 17 i punti catanesi, ma Porto Viro chiede un challange e ottiene la revisione del punto che cambia campo. Un episodio che non cambia la scia del set che sembra indirizzata verso Catania.
Time out per Porto Viro sul 20 a 13 per Catania che, adesso, solo con un harakiri sportivo potrebbe perdere l’occasione di giocarsi la gara al tie break. Il vantaggio catanese si riduce a 4 e Montagnani richiama i suoi per chiarire le idee ed evitare che si possa replicare quanto successo nel primo set. Un challenge regala un altro punto a Porto Viro che comincia a credere nella rimonta, ma Arinze e Volpe rimettono le cose in chiaro spegnendo o quasi qualsiasi velleità di rimonta. Ma la pallavolo non è una scienza esatta e un ace di Pinali porta a 21 i punti di Porto Viro.
Montagnani chiama time out e Arinze mette a segno il punto numero 24. Si va ai set point: un muro di Gitto viene analizzato al video check, ma risulta fuori. Altro set point per Catania, ma sul servizio avversario: altro challange. Il tocco del muro c’è e Catania vince il quarto set 25 a 22 tra le proteste dei padroni di casa. Per i rossazzurri almeno un punto in classifica, dopo 3 sconfitte consecutive senza punti.
Grande equilibrio anche in questo set finale: a romperlo è il muro vincente di Porto Viro sull’attacco di Arinze, ma l’ace di Arinze rimette tutto in discussione. Time out chiesto da Bologna sul 10 a 9 per Catania in una gara che non vuole finire mai. Errori in battuta da una parte e dall’altra dovuti alla stanchezza: il risultato è che si arriva punto a punto al momento decisivo. Un errore di Pinali spinge Porto Viro alla richiesta di challange, ma la palla è out.
Catania avanti con la possibilità, concreta, di chiudere. Arinze regala 2 match point ai suoi, ma Bologna decide di chiamare un altro time out. La prima non va in porto, mentre per la seconda bisogna aspettare un altro time out, questa volta chiesto da Montagnani. La chiude Arinze (per lui 40 punti totali) sul 15 a 13. Vince Catania 3 a 2 e conquista 2 punti che la portano a chiudere il 2025 a quota 16 in classifica.
LE DICHIARAZIONI, PAOLO MONTAGNANI: «È una vittoria importante. Prima di tutto perché arriva in trasferta, poi perché venivamo da un periodo molto difficile. Anche questa settimana non siamo stati tranquilli: abbiamo avuto acciacchi importanti e oggi abbiamo chiesto un sacrificio a Luka Basic, che non era pronto per giocare. In campo, però, doveva esserci lui. Sono partite importanti. La gara è stata strana: l’abbiamo prima controllata, poi persa, poi di nuovo ripresa. Anche nel tie break siamo stati bravi. Io sono fissato, lo so.
Scientificamente, per entrare nei playoff e nelle prime otto serve una certa percentuale in attacco. Noi siamo sotto di un 2 o 3%. Può sembrare un’assurdità, ma è proprio quel 2 o 3% che stiamo cercando in modo continuo. Oggi è tornato Volpe e siamo tornati a essere molto efficaci a muro, quasi terribili. Dovremo rimettere dentro Luka, che aveva praticamente autonomia zero e appena sarà possibile anche Leo Marshall, sfruttando tutto quello che abbiamo a disposizione.Balestra non stava bene, si vedeva anche dal punto di vista fisico.
Adesso il nostro lavoro è concentrato sull’ultima settimana prima di una partita che, secondo me, è fondamentale: quella di sabato contro Taranto. È una gara decisiva per la classifica. Taranto non è in un buon momento, anche se oggi mi sembra abbia vinto una partita importante. È una squadra che a inizio stagione era data tra le possibili vincitrici del campionato. Ora è in difficoltà, quindi ci aspettiamo una partita complicata. Il nostro percorso, però, resta lo stesso. Dobbiamo rimetterci in piedi. E rimettere tutti in ritmo»
Alva Inox 2 Emme Service Porto Viro – Sviluppo Sud Catania 2-3 (25-23, 20-25, 25-20, 22-25, 13-15)
Durata parziali: 31’, 28’, 28’, 32’, 18′. Tot 2.17′ Arbitri: Antonio Mazzarà, Michele Marotta
Alva Inox 2 Emme Service Porto Viro: Erati 11, Zonta 3, Magliano 15, Sperandio 3, Pinali 25, Chiloiro 5, Maghenzani, Ferreira Silva 10, Brondolo, Lamprecht (L), Mazzon, Morgese (L), Eccher, Milan. All. Bologna
Sviluppo Sud Catania: Cottarelli, Basic 9, Balestra 2, Arinze 40, Feri 13, Volpe 13, Parolari, Gitto 5, Carbone(L), Marshall, Pinelli 1, Caletti (L), Torosantucci, Gasparini. All. Montagnani