Antonini shock, “Agenzia Entrate certifica la nostra regolarità. Ridateci i punti o ritiro le squadre”

di Redazione

Il presidente di Trapani Shark e Trapani Calcio all’attacco: “Accanimento persecutorio basato sul falso. Pronti a una richiesta danni senza precedenti”.

Un video messaggio durissimo, senza filtri, che promette di far tremare i palazzi del potere sportivo italiano. Valerio Antonini esce dal silenzio delle ultime settimane e lo fa sventolando quello che definisce il “documento della verità”: una nota dell’Agenzia delle Entrate che, a suo dire, dimostrerebbe l’illegittimità totale delle sanzioni subite sia nel basket che nel calcio.

“L’IVA non è sanzionabile: penalizzazioni indebite”

Il cuore della difesa di Antonini risiede nella natura dei pagamenti effettuati. Secondo il presidente, la documentazione certificata dimostra che le somme versate (circa 680 mila euro) riguardavano l’IVA (codice 6099) e non contributi IRPEF o INPS, gli unici che farebbero scattare le sanzioni federali.

“I cinque punti sono stati dati indebitamente alla Trapani Shark, così come il blocco del tesseramento. Abbiamo pagato tutto, non avanziamo un euro a nessuno. Questa è la prova della totale follia delle sanzioni: l’IVA non è sanzionabile e i punti ci devono essere restituiti subito”, ha dichiarato Antonini.

L’accusa di “Campionato falsato” e il danno d’immagine

Antonini non usa mezzi termini per descrivere le ultime gare della Trapani Shark, giocate senza allenatore in panchina e con un roster ridotto: “Abbiamo giocato contro Sassari e Varese in condizioni vergognose. Partite falsate e truccate da decisioni ingiuste, che hanno reso falso l’intero campionato. È stato un attentato alla sopravvivenza del club”.

Il presidente ha annunciato di aver già dato mandato ai suoi legali per una richiesta di risarcimento danni “senza precedenti”, citando danni materiali, patrimoniali e d’immagine subiti a causa di quello che definisce un “comportamento vessatorio e persecutorio”.

L’ultimatum: “Restituzione o ritiro immediato”

Il passaggio più drammatico riguarda il futuro dei due club. Antonini si dice stanco di essere stato “abbandonato da tutti”, citando anche istituzioni cittadine e parte della tifoseria, e lancia un ultimatum perentorio a FIP e Lega Basket:

“O ci ridate tutto subito, o ritiro la squadra dal campionato da domani, senza se e senza ma. In questo imbroglio non ci voglio più stare. Dovrete essere voi a cacciarmi, perché io non mollerò mai per mia volontà”.

Un appello alla città e ai “nemici”

Nello sfogo c’è spazio anche per l’amarezza personale di un imprenditore che rivendica di aver investito 20 milioni di euro nel territorio: “Mi sono ritrovato con una mano avanti e una di dietro perché hanno cercato di fottermi in ogni maniera. Non vorrei che neanche il mio peggior nemico passasse quello che ho sofferto io in questi mesi”.

Mentre la nota dell’Agenzia delle Entrate viene inviata alla Commissione Indipendente, il mondo dello sport italiano attende la prossima mossa. La minaccia di ritirare le squadre è sul tavolo: se le istituzioni non dovessero fare marcia indietro, il 4 gennaio a Bologna potrebbe scriversi la parola fine sull’avventura della Trapani Shark in Serie A.