Epicondilite o “gomito del tennista”
di Silvia ConsoleIn evidenza24 Febbraio 2021 - 09:53
L’epicondilite, è l’infiammazione dei muscoli che si inseriscono sull’epicondilo, un distretto anatomico che di trova all’altezza dell’articolazione del gomito, facilmente individuabile portando il braccio a 90 gradi, piegando il gomito e ruotando la mano ponendo il palmo verso il basso.
Spesso questa patologia viene associata al tennis o al padel perché ha un’incidenza notevole ( 20-50%) fra chi pratica sport con la racchetta, e da qui anche il nome “ gomito del tennista”.
Ma, in generale, questo tipo di infiammazione colpisce soggetti che eseguono ripetutamente movimenti di flessione del braccio e rotazione del polso, come nel caso di chi pratica il canottaggio o chi passa molte ore alla tastiera del pc.
Oltre al dolore, continuo e localizzato, gli altri sintomi sono:
- formicolio
- perdita di sensibilità
- debolezza
- difficoltà a compiere determinati movimenti, anche semplici, come ruotare la maniglia della porta o usare il cacciavite.
Diagnosi e trattamenti.
Il test di Maudsley è un buon modo per diagnosticare l’epicondilite laterale. Consiste nell’effettuare un allungamento del dito medio contro una resistenza, il gomito in estensione, in modo da reclutare selettivamente il muscolo estensore radiale breve del carpo (ECRB).
Quando si parla di epicondilite è bene intendere che si parla di un processo di degenerazione del tendine che, se non adeguatamente trattato, può velocemente passare da uno stato infiammatorio (ma reverisbile), fino alla calcificazione e la fibrosi.
Effettuata la diagnosi è necessario certamente osservare un periodo di riposo e, contestualmente, eseguire delle terapie specifiche tra cui:
- Laser ndjag
- Onde d’urto focali e radiali
- Onde Frems
- Taping neuromuscolare
- Terapia infiltrativa