Pallacanestro Trapani incontra JB Monferrato, i numeri dei Piemontesi
di RedazioneBasket19 Novembre 2021 - 10:35
I recenti brillanti risultati del JB Monferrato danno ragione alle scelte estive della Novipiù, che ha puntato su un gruppo mediamente giovane, con qualche chioccia d’esperienza a tutelarne la crescita, e qualche scommessa vinta dalle minors. L’intensità e l’applicazione difensiva per tutti i 40’ costituiscono di certo un marchio di fabbrica di Casale, messe in pratica egregiamente anche per via di rotazioni profonde, cui attinge a piene mani coach Andrea Valentini, salito in corsa sul treno la scorsa stagione. Il roster. Un 2000 da quintetto è la guardia Alvise Sarto che, dopo gli anni di Treviso da specialista di lusso e l’ultima esperienza a Treviglio, è atleticamente e tecnicamente pronto per un ruolo da americano aggiunto. Tanta energia sul parquet ed un affidabile tiro da fuori (un eccellente 40% da tre finora, su quasi 7 tentativi di media), arma che usa in prevalenza. Migliorabile nell’uno contro uno, dove è un po’ timido, e da lì i pochi viaggi in lunetta. Top scorer della squadra al momento, con 14.1 p.ti (53% da due), 3 rimbalzi, 2.7 assist. In crescita! La guardia è il realizzatore, con fisico da quarterback, Dalton Pepper (1990) che, dopo l’esperienza alla prestigiosa Temple University, si è meritatamente guadagnato la scena a Rieti, Cassino e Latina. Viaggia con numeri di tutto rispetto: 12.2 p.ti, 4.6 falli subiti, 4.4 assist e ben 6 rimbalzi ad allacciata di scarpe. Le cifre raccontano di un esterno completo, che sa mettersi in proprio ma anche costruire per gli altri. Grande mano a rimbalzo e capacità di prendersi dei falli, nonostante la specialità della casa rimanga senz’altro il tiro da fuori (male però al momento, con il 26% in stagione, insolito per lui, su 7 tentativi ad uscita). In generale, riesce a costruirsi un tiro nelle situazioni più disparate. Bottini in doppia cifra assicurati! Non è di certo un timido, con oltre 14 conclusioni dal campo per volta. Finora anche da due non ci sta prendendo, con il 28%. Percentuali destinate a lievitare. Troviamo poi l’ala pivot, nonché capitano storico, Niccolò Martinoni (1989), “quattro” atipico che si affida alle mani da esterno puro. È esponenzialmente migliorato negli anni anche nella veste da intimidatore d’area, con diverse stoppate a referto, dimostrandosi più “cattivo” del passato! Porta in dote 7.4 p.ti, 6 rimbalzi, il 55% da due (storicamente buone le sue percentuali dal campo). Fatica al momento dalla lunetta, con appena il 62% (pur su pochi tiri). Sta usando meno del passato il tiro da tre, arma utile ad “aprire” il campo e colpire i più lenti lunghi avversari. “Vede” inoltre bene il gioco, con notevole capacità di assistman (per il ruolo). Grande impatto anche per il play-guardia del 1999 Fabio Valentini che, negli anni, ha scalato le gerarchie e guadagnato posizioni importanti. Sta crescendo da fuori mentre punge ancora poco in uno contro uno. I suoi numeri: 10.4 p.ti, 1.9 falli subiti, 1.7 rimbalzi e 3.6 assist per gara. Insolito per lui il 23% dai 6.75 (su oltre 6 tentativi per volta), dato che è la specialità della casa, mentre il traffico non è il suo forte (44% da due). Qualche persa di troppo finora (2.4 per gara). Sul perimetro una grossa mano, e minuti importanti (quasi 21’), arrivano anche dal fratello Luca (Valentini) (1997) che è cresciuto nell’ottimo vivaio di Casale ma che ha girato parecchio per “costruirsi”, con un’ottima annata ad Imola in A2 due stagioni addietro. Al momento viaggia con 5.8 p.ti, 3.8 falli subiti, 3.3 rimbalzi, 2.5 assist. In crescita dai 6.75 (50% da tre, pur tirando poco) mentre il 56% da due è senz’altro pregevole. Sfiora il 60% dalla lunetta, dove va spesso per l’innata capacità di prendersi falli. Rimbalzista aggiunto! Tanti recuperi per lui. Energia! L’atipico lungo di origini nigeriane, del 2003, Leonardo Okeke, è l’assoluta rivelazione di inizio stagione. In prestito da Tortona, dopo aver giocato nel College Borgomanero e in B con Oleggio, e di fatto in A2 per crescere, si sta rivelando un giocatore non solo di grande prospettiva, ma in realtà già determinante nella categoria. Fattura infatti eccellenti numeri: 10.4 p.ti (52% da due), 3 falli subiti, ben 8.4 rimbalzi e più di una stoppata ad allacciata di scarpe, che depone in favore delle sue doti di salto e di intimidazione in area colorata. Un 2003 da quasi “doppia doppia” di media! Male invero dalla linea della carità, con appena il 54%. Il lungo U.S.A. del 1996 Xavier Hill-mais è di università prestigiosa (Oakland, anno da senior con 16.9+8.1) ed ha già fatto esperienza in Russia nella Superleague 1 (15.2+6.4, con il 36% da tre). Energia, fisicità ma, al contempo, mani educate che gli danno dimensione anche dalla distanza. Deludente finora: 5 p.ti, 3 rimbalzi, 50% da due, 44% dai 6.75 (ma tirando pochissimo dal campo) in appena 14’ di parquet. Si è fatto però sentire nell’ultimo match vinto contro Mantova (14+5). In ripresa. Grande impatto invece per il 4/5 del 1994 Gianmarco Leggio che in B ha sempre garantito ampiamente la doppia cifra, tanti rimbalzi, dimostrando pure raggio dai 6.75 rendendolo così anche un giocatore fronte (ultimo anno ad Ancona con 17+7 ed il 48% da tre). Non ha minimante avvertito la categoria superiore, e finora scrive a referto 8.9 p.ti, percentuali eccellenti dal campo (63% da due, 44% da tre, arma che usa più del tiro da sotto) oltre 3.6 rimbalzi di media. Non ha di fatto messo ancora piede in campo, per via di un infortunio, la guardia del 1982 Matteo Formenti che ritorna dopo aver giocato tanti anni a Casale Monferrato (dal 2002 al 2009) e gli ultimi a Piacenza, in mezzo anche Tortona. In carriera anche tanta serie A per lui, con Cremona, Brindisi e Sassari. Giocatore duttile (può ricoprire i tre ruoli “fuori”) che si porta da casa esperienza, qualità e tiro da fuori (che usa prevalentemente) mentre di rado attacca il ferro. Grande conoscenza (e visione) del gioco. Per sopperire al suo stop è stato aggregato l’esterno serbo, di formazione cestistica italiana, del 2000 Lazar Trunic (giovanili Vanoli Cremona) che non ha inciso (appena 5’ di parquet), così come il 2003, guardia, Alessandro Sirchia e l’ala del 2004 Aaron Lomele che entrano di rado nelle rotazioni.