Delfinato: nella volata, Laporte… sbatte in faccia a Herregodts, secondo Trentin.

di Valentino Sucato

Tra gioia, dolore e crudeltà: tutto questo è nell’arrivo della prima tappa del Delfinato vinta da Christophe Laporte in un arrivo di drammatica e crudele bellezza con l’uomo in fuga Herregodts ripreso incredibilmente a soli quaranta metri dall’arrivo. Insomma per il belga a pochi metri dall’arrivo é come aver sbattuto… Laporte in faccia. Frazione di 157,7 km con partenza e arrivo a Chambon-sur-Lac e sui ciclisti di abbatte la furia di Pluvio. Pioggia dall’inizio alla fine della tappa che di conseguenza viene condizionata. La fuga di giornata è franco-belga e sono in cinque: i transalpini Donavan Grondin (Team Arkéa-Samsic) e Dorian Godon (AG2R Citroën Team) e i belgi Rune Herregodts (Intermarché-Circus-Wanty), Brent Van Moer (Lotto Dstny), Fabio Van den Bossche (Alpecin-Deceuninck). Intanto la fuga perde un pezzo pregiato, Hayter della Ineos-Grenadiers dopo ben due cadute si ritira. Donavan Grondin e Fabio Van den Bossche si staccono dal gruppo dei fuggitivi che restano in tre. A tirare il gruppo è la Bora-Hansgrohe per Sam Bennet, il ritardo ai -35km è di 2’02”. Ai -20km il forcing del gruppo è guidato da Attila Valter che fa una selezione micidiale: a farne le spese Cavagna e tanti velocisti tra cui Groenewegen. I fuggitivi vengono ripresi, tranne Herregodts che mantiene 15″ secondi sino ai -2km. Poi la strada sale leggermente, il gruppo guidato dalla Jumbo alza il ritmo e raggiunge Herregodts e vince. Trentin secondo. Terzo l’eroe del giorno: per il belga Herregodts tanta amarezza per quei maledetti quaranta metri.