Ciclismo, la Coppa Ascensione tra i patrimoni immateriali della Sicilia
di RedazioneCiclismo29 Marzo 2024 - 19:39
La gara ciclistica per dilettanti più antica d’Italia, la Coppa Ascensione che si disputa fin dal 1911 a Floridia, entra a far parte delle Registro delle realtà immateriali della Sicilia. Un grande riconoscimento per la tradizionale corsa siracusana, di cui il prossimo 5 maggio si terrà l’edizione numero 101, che da adesso trova posto nell’elenco delle espressioni più importanti della cultura dell’Isola, secondo i criteri stabiliti dalla Regione, che ha istituito il Reis nel 2005, mettendo assieme un catalogo di manifestazioni popolari, feste, eventi, ma anche personalità, da tramandare nel tempo.
Nomi di primo piano
L’onore di essere inserita tra questi tesori della sicilianità, riguardo agli eventi sportivi, finora era toccato ad un monumeto come la Targa Florio, ed ora è il momento della Coppa Ascensione, che ha alle spalle una storia altrettanto gloriosa, che sa di ciclismo d’altri tempi, quello eroico. Il primo vincitore della corsa fu il siracusano Quadarella, proprio nel 1911, quando per la prima volta venne affrontato il percorso che si snoda lungo la valle dell’Anapo. Da allora solo in occasione dei conflitti mondiali non si è corsa la competizione dedicata alle giovani promesse del pedale, che ha visto tra i partenti nella sua lunga storia alcuni nomi poi diventati di primo piano: Vincenzo Nibali, Giovanni Visconti, Salvatore Puccio, Damiano Caruso, solo per citare i più recenti.
Lavoro in sinergia
Di un “giusto riconoscimento per una competizione sportiva che ha permesso alla città di Floridia di diventare un punto di riferimento per i ciclisti, siciliani ma non solo”, parla Tiziano Spada, deputato Pd all’Ars, che a proposito dell’iscrizione della Coppa Ascensione nel Reis dice essere stata frutto “di un lavoro svolto in sinergia con l’amministrazione floridiana guidata dal sindaco Marco Carianni”, aggiungendo che “decisivo è stato anche il contributo dell’assessore Serena Spada e della professoressa Paola Gozzo, che ha seguito l’iter”, e non dimenticando un “grazie anche all’assessorato regionale ai Beni Culturali e alla commissione preposta per l’attenzione dimostrata”.
(foto Facebook)