Mazzone e Sabatini portandiera azzurri alle Paralimpiadi di Parigi
di RedazioneSport09 Maggio 2024 - 19:23
Saranno il ciclista Luca Mazzone e la velocista di atletica Ambra Sabatini i portabandiera della squadra azzurra ai diciassettesimi Giochi Paralimpici estivi di Parigi 2024. È quanto ha deciso dalla giunta del Comitato Italiano Paralimpico, su proposta del presidente Luca Pancalli. Luca Mazzone e Ambra Sabatini riceveranno, il prossimo 13 giugno, il Tricolore direttamente dalle mani del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e avranno il compito di guidare la delegazione italiana in occasione della cerimonia di apertura dei Giochi, in programma mercoledì 28 agosto.
Dal nuoto al ciclismo
Pugliese di Terlizzi, in provincia di Bari, classe 1971, Luca Mazzone è uno dei più grandi atleti nella storia del movimento paralimpico italiano. In carrozzina a causa di un tuffo dall’età di 19 anni, Mazzone si avvicina dapprima al nuoto, con cui prende parte a tre edizioni dei Giochi Paralimpici: Sydney 2000 (dove vince 2 medaglie d’argento, nei 50 e 200 stile libero), Atene 2004 e Pechino 2008. Dopo Pechino si dedica al ciclismo. Nella specialità dell’handbike partecipa ai Giochi Paralimpici di Rio 2016 e Tokyo 2020, collezionando 1 oro nella crono, 1 oro nel team relay e 1 argento nella gara su strada in Brasile, 1 oro nel team relay, 1 argento nella gara su strada e 1 argento nella cronometro in Giappone.
Giovane promessa
Ambra Sabatini nasce a Livorno il 19 gennaio del 2002 ma cresce a Porto Ferraio, in provincia di Grosseto. Promessa dell’atletica olimpica, all’età di 17 anni è vittima di un incidente stradale nel quale perde la gamba sinistra con successiva amputazione fin sopra il ginocchio. Dopo la fase di riabilitazione, si avvicina dapprima a nuoto e ciclismo per poi passare all’atletica. L’esordio in questa disciplina risale al 2021, in occasione della Coppa del Mondo di Dubai, dove conquista la medaglia d’oro nei 100 metri. Grazie a questo risultato viene convocata per i Giochi Paralimpici di Tokyo 2020, dove trionfa nei 100 metri di categoria T63 stabilendo anche il record mondiale con 14”11, primato migliorato ancora in occasione dei Campionati Mondiali di Parigi del 2023, dove corre in 13”98.
Due generazioni di campioni
“Due protagonisti dello sport paralimpico italiano e mondiale che rappresentano al meglio una squadra con importanti ambizioni e grandissimo talento. Due nomi che sono espressione di altrettante discipline tra le più medagliate nel panorama azzurro, due percorsi sportivi che rappresentano due diverse generazioni di campioni”, è quanto dichiara Luca Pancalli, presidente del Cip. “Sono certo che entrambi sapranno veicolare al meglio i valori del nostro movimento – prosegue Pancani – rappresentando un esempio per tante persone e tanti giovani con disabilità che decidono di avviarsi alla pratica di una disciplina sportiva”.
Essere d’esempio
“È un onore grandissimo essere nominato portabandiera dell’Italia nel palcoscenico più importante: i Giochi Paralimpici. Un sigillo che arriva dopo quasi 24 anni di carriera, un riconoscimento ancora più importante perché conferitomi da una persona come Luca Pancalli, un mito, un amico, un atleta che è stato per me un punto di riferimento fondamentale – dice Luca Mazzone – Un riconoscimento che per me significa tanto. Mi impegnerò al massimo per essere d’esempio per tante ragazze e ragazzi, fargli capire che si può sempre iniziare a fare sport e che la pratica di una disciplina sportiva ci permette di avere una vita più piena e ricca di opportunità”.
Un compito importantissimo
“Sarò la portabandiera dell’Italia ai Giochi di Parigi 2024: già dirlo ad alta voce mi fa battere il cuore fortissimo. Sono onoratissima di poter ricoprire questo ruolo. È un sogno che ho sempre avuto nel cassetto, un sogno che ogni atleta ha nel momento in cui inizia a gareggiare, e poterlo fare quest’anno è ulteriore motivo di orgoglio – afferma Ambra Sabatini – Ce la metterò tutta per svolgere al meglio questo importantissimo compito e per portare in alto, ancora una volta, il Tricolore”.