Il centrocampo del Palermo riparte dal suo senatore, Segre rinnova fino al 2027
di Edoardo UlloCalcio08 Luglio 2024 - 13:00
Jacopo Segre rinnova in maglia rosanero fino al 30 giugno 2027. Lo annuncia il Palermo con una nota stringata nella quale si parla della data del prolungamento del contratto e degli auguri del presidente Dario Mirri e del City Football Group. La notizia era nell’area ma poco fa, è giunta l’ufficialità.
Segre da due stagioni in rosanero
Il centrocampista di Torino, classe 1997, è arrivato in Sicilia ad inizio della stagione 2023-2024 che ha segnato il ritorno del club in serie B ed il passaggio di proprietà al Cfg. Due stagioni nei quali è stato uno dei fari a centrocampo sia pure con alcuni alti e bassi fisiologici. Impegno e dedizione, però, non sono mai mancati. Per lui nelle scorse annate a Palermo settantuno presenze in campionato con 11 gol, sette nel campionato concluso a maggio.
Numeri che lo portano ad essere uno dei senatori a centrocampo a disposizione del neotecnico Alessio Dionisi che ieri ha iniziato gli allenamenti nel ritiro pre-campionato di Livigno dove la squadra rimarrà fino al 20 luglio e dove disputerà tre amichevoli, ultima col Monza – formazione di serie A – proprio giorno 20 a Temù.
Segre, “Voglio arrivare in serie A con questa maglia”
Il centrocampista ha risposto alle domande dei giornalisti oggi, secondo giorno del ritiro della squadra a Livigno, in provincia di Sondrio. Queste le sue parole: “Dopo una trattativa comunque lunga che è durata alcuni mesi non vedevo l’ora di firmare. E’ arrivato questo momento e sono felice di essermi legato al progetto ed alla società. Mi rimetto in gioco per dare il meglio“.
Il centrocampista ha poi sottolineato: “C’erano voci concrete (Prima Salernitana e poi Lecce, ndr) ma non ho mai avuto dubbi sul firmare per questa società e non vedevo l’ora. Per me è un’occasione importante e voglio andare in serie A con questa società, con questa maglia, con questa città perché se lo meritano. Daremo tutto in campo per arrivarci“.
Il paragone con Migliaccio
Il centrocampista rosanero, ha poi parlato delle sue peculiarità: “La mia forza è sempre stata l’umiltà, la voglia di esprimermi, attraverso i compagni, staff e seguendo le loro indicazioni. È in generale importante farsi trovare pronti. Questa è la mia forza. Devo portarla avanti e devo trasmetterla ai miei compagni“.
Inoltre è stato paragonato al Giulio Migliaccio, uno degli idoli del pubblico rosanero tra il 2007 ed il 2012 nei quali ha giocato 158 volte segnando 9 reti giocando anche la finale di Coppa Italia 2010-2011: “Ho avuto l’occasione e l’onore di parlare con Giulio Migliaccio (che fa parte dello staff del direttore sportivo Morgan De Sanctis”. Mi hanno accostato a lui l’anno scorso per i gol e gli inserimenti ma anche per l’intensità. Per me è un piacere e spero di seguire le sue orme perché ha fatto una grandissima carriera“.
Su Dionisi
Non è mancata la domanda sulle differenze di lavoro tra ora, con il tecnico Dionisi, ed il passato. Segre ha detto: “Per noi è un’occasione importante avere un mister di questo calibro. Sono passati pochi giorni ma già ci sta trasmettendo la voglia di esprimere il suo gioco attaccando gli spazi in ogni occasione di campo. Adesso lavoreremo ed avremo tanti giorni per conoscerci meglio e cercheremo di mettere in atto le richieste“.
“Esiste un capitano, è Matteo Brunori”
Jacopo Segre poi getta acqua sul fuoco su quello che in questi giorni è diventato un caso sui social, ossia il silenzio di Brunori, e spegne le dicerie che lo vorrebbero nuovo capitano al posto del bomber rosanero. “Un piacere ricevere attestati di stima. In questo momento abbiamo un solo capitano che è Matteo Brunori che si allena a duemila all’ora ed è il nostro capitano. Matteo (Brunori) è un mio grande amico, gli voglio tanto bene. Ogni giorno esprime la professionalità e la sua voglia di andare al massimo. Per noi è un punto di riferimento“.
E poi: “Sul gioco che esprime il mister, se riesco già a ripetere i gol della scorsa stagione sarà un grande obiettivo. Chiaramente non ci si ferma mai nella vita e nel lavoro, mi alleno sempre per migliorarmi“.