Il Palermo cerca conferme, Mantova, Cittadella e Frosinone per diventare grande

di Edoardo Ullo

Tre partite in otto giorni per trovare conferme. E diventare (effettivamente) grandi. Dopo aver sfatato il tabù del Barbera grazie alla vittoria sulla Reggiana per 2-0 il Palermo dà la caccia alla continuità di risultati per avere ulteriori risposte dal campo.

Tour de force con tre partite in 8 giorni, si inizia da Mantova

I rosa adesso sono attesi ad un tour de force che include tre sfide con squadre che inseguono. A partire da mercoledì 30 ottobre quando la squadra di Dionisi sarà ospite del Mantova schiumante rabbia dopo aver perso a Genova con la Sampdoria per 1-0 ed aver perso il treno per la zona play off.

Poi Cittadella in casa e Frosinone in trasferta

Il 3 novembre il Palermo ospiterà il pericolante Cittadella, in crisi di gioco e di risultati e reduce da una brutta battuta d’arresto sul campo della Carrarese che ha travolto i veneti con tre reti. Ma il Cittadella è stato avversario ostico dei rosa nelle ultime stagioni. Soprattutto nello scorso campionato che ha visto i granata espugnare il Barbera per 1-0 facendo scoppiare la prima vera contestazione dei tifosi.

Poi, prima della pausa, altra delicata trasferta, questa volta a Frosinone sul campo di una formazione che fin qui ha deluso molto e che certamente da qua a dieci giorni cercherà di migliorare la sua classifica estremamente deficitaria. Non inganni, infatti, l’ultimo posto dei ciociari che comunque nell’ultima giornata hanno fermato in inferiorità numerica per gran parte della partita la capolista Pisa sullo 0-0. Allo Stirpe, però, non sarà mai una partita come tutte le altre. I ricordi di quella dannata e contestata finale di ritorno dei play off per la serie A ribattezzata “la partita dei palloni” riecheggia nell’ambiente rosanero.

I miglioramenti con la Reggiana

Queste tre sfide prima della nuova pausa, daranno certamente un quadro più completo dello stato di salute della squadra che con la Reggiana è apparsa in netto miglioramento, più concentrata rispetto a quanto visto a Modena dove ha dilapidato il doppio vantaggio e sciupato una ghiotta occasione per incamerare punti pesanti.

Il gol di Gomes è indicativo: il centrocampista si è sbloccato dopo due stagioni in cui la porta non l’ha praticamente mai vista, né cercata a dire il vero. Questo dovrebbe essere un segnale di salute. Che il mediano francese sia uno dei punti fermi della squadra non ci piove, che sembra essere stato collocato nel suo ruolo più idoneo sembra un fatto concreto. Non più fantasista, dove per la realtà ha veramente inciso poco, ma interdittore in mezzo al campo, a rubare palloni spezzando il gioco altrui ed a smistarli per iniziare l’azione. Sfruttata questa indole, e messo a suo agio, Gomes ha inanellato buone prestazioni che hanno dato più sicurezza.

Con la Reggiana è arrivato il secondo gol in campionato di Henry che al centro dell’attacco, se in giornata, riesce a far salire la squadra dando più spazio alla manovra soprattutto in avanti. La difesa ha retto bene e Desplanches si è prodigato in un paio di parate oltre alla normale amministrazione. Ma servono conferme ovunque, proprio in difesa e nelle altre zone del campo.

La prima risposta la si avrà mercoledì sera, 30 ottobre alle 20.30. Il Mantova è una squadra che corre e lotta. In casa inoltre punteranno sull’apporto del pubblico molto caldo. I tifosi di una certa età ricorderanno che proprio col Mantova si capì che quel Palermo datato 1992-1993 avrebbe potuto vincere la Coppa Italia di categoria vincendo 4-2 in casa in rimonta ed in trasferta per 1-0.

Mercoledì però sarà completamente diverso: con i lombardi che inseguono a quattro lunghezze. La posta in palio sarà particolarmente ghiotta che se conquistata permetterebbe al Palermo di entrare di diritto nel lotto delle protagoniste. Sarebbe un segnale per tutte le avversarie. Sarebbe un segnale per l’ambiente.