Barcella, un anno da favola “Sport Club Etna orgoglio del tennis tavolo paralimpico”

di Nunzio Currenti

Il 7 e l’8 dicembre torna il Torneo Nazionale Paralimpico a Catania. La Fiamma Mico Riposto scende in campo, insieme con la Fitet, per promuovere un evento straordinario che comprende tutte le categorie della disabilità nel tennis tavolo. Il 4 dicembre al PalaCatania è prevista la conferenza stampa di presentazione.

A rappresentare il movimento in questi anni uno degli artefici e protagonisti sul campo è Carmelo Barcella. Atleta di straordinarie potenzialità perché da sempre è paladino della multidisciplinarietà, visto che nel suo percorso sportivo brilla anche nel rowing e nell’atletica leggera, ma ha giocato con ottimi risultati anche a basket in carrozzina. “Lo sport mi ha dato la spinta per emergere dopo l’incidente. Lo sport mi consente di stare bene e di instaurare rapporti importanti. Lo sport mi ha permesso di conoscere il valore della vittoria, il valore del risultato di prestigio. Mi ha aiutato sempre a migliorarmi”.

Carmelo Barcella non si risparmia un attimo. Atleta di grande spessore umano e tecnico. I risultati non vengono per caso. A luglio ai Mondiali di Roma si è classificato secondo nel singolo e terzo nel doppio con insieme con Fabrizio Bove.

Barcella anno d'oro

L’ASD Sport Club Etna Riposto – ci spiega Barcella – è unica società in Italia ad avere squadre in serie A1 in tutte le classi (queste le categorie: 1/5 in carrozzina, 6/10 in piedi e in classe 11 atleti con disturbi intellettivi relazionali ndr). La Fiamma Mico Riposto, che fa parte della Sport Club Etna, prima volta nella storia squadra promossa in serie A1 classe 6/10. Le medaglie a Roma sono ancora oggi motivo d’orgoglio con 6200 atleti da tutto il mondo, 110 nazioni in rappresentanza dei 5 continenti”.

Una grande attenzione, una grande sensibilità sul mondo paralimpico, sulla scorta della carriera ottenuta da Paolo Puglisi, vice presidente della nazionale della Fitet. “Nessuno è riuscito mai a raggiungere questi traguardi. C’è un grande lavoro costruito con persone che crede in quello che fa. Non vogliamo fermarci, far parte di questa società è motivo d’orgoglio”.