Federciclismo, Cordiano Dagnoni rieletto alla presidenza per il secondo mandato consecutivo
di RedazioneCiclismo19 Gennaio 2025 - 16:08
Con il 59,74% dei voti, Cordiano Dagnoni ha vinto il ballottaggio contro Silvio Martinello, confermandosi presidente della Federazione Ciclistica Italiana per il secondo mandato consecutivo. L’assemblea elettiva si è tenuta all’hotel Hilton Rome Airport di Fiumicino e ha sancito la fiducia nei confronti di Dagnoni, che guiderà la Federciclismo fino al 2028. Entrano in consiglio federale anche i vice presidenti Stefano Bandolin (vicario), Carmine Acquasanta e Saverio Metti. In rappresentanza degli affiliati sono stati eletti: Giovanni Vietri, Ignazio Saia, Iolanda Ragosta, Sandro Checchin. In rappresentanza degli atleti eletti: Fabrizio Cornegliani e Maria Giulia Confalonieri. Laura Puccetti è stata eletta in rappresentanza dei tecnici. Presidente del Collegio dei Revisori dei Conti rieletto Simone Mannelli.
Felice per la riconferma
“Il mio auspicio è che termini questa lunga campagna elettorale, cominciata il giorno dopo la mia prima elezione, e che si possa lavorare tutti insieme per le tante sfide che ci attendono”. Queste le prime parole del presidente rieletto, che ha poi aggiunto: “Sono davvero felice di essere stato riconfermato alla Presidenza della Federciclismo per il quadriennio 2025-2028. Nel mandato precedente abbiamo registrato qualche passaggio a vuoto, ma restare nella zona di comfort e non fare nulla sarebbe stato troppo semplice, e la Federazione non aveva bisogno di questo.
Rispetto e stima
“Sono profondamente grato per la fiducia che mi è stata rinnovata – continua Dagnoni – perché credo fermamente che la continuità sia la chiave per raccogliere i migliori risultati nei prossimi quattro anni. Sono sempre stato disponibile e aperto verso chiunque voglia contribuire al bene del ciclismo. Con i miei avversari in questa campagna elettorale, Daniela e Silvio, c’è sempre stato un rapporto di rispetto e stima reciproca. Se in futuro vorranno offrire il loro contributo, saranno accolti a braccia aperte”.
Largo consenso
Il percorso elettorale ha visto Dagnoni primeggiare fin dal primo scrutinio: con 110 voti (47,83%) contro i 77 di Martinello (33,48%) e i 43 di Isetti (18,70%). Nel ballottaggio, il presidente uscente ha consolidato il vantaggio, ottenendo 138 voti contro i 92 del rivale.