Tirreno-Adriatico, Filippo Ganna vince la cronometro iniziale e indossa la maglia azzurra

di Redazione

Filippo Ganna ha iniziato nel migliore dei modi la 60ª edizione della Tirreno-Adriatico, vincendo la cronometro inaugurale di 11,5 km a Lido di Camaiore. Con una prestazione straordinaria, il portacolori della Ineos Grenadiers ha chiuso la prova in 12 minuti e 17 secondi, viaggiando a una velocità media di 56,173 km/h. Un risultato che gli ha permesso non solo di aggiudicarsi la tappa, ma anche di indossare la prima maglia azzurra di leader della classifica generale.

Juan Ayuso (UAE Team Emirates XRG) si è dovuto accontentare del secondo posto, staccato di 23 secondi, mentre il danese Johan Price-Pejtersen (Alpecin-Deceuninck) ha completato il podio con un ritardo di 28 secondi. Ottime prestazioni anche per gli italiani Antonio Tiberi e Jonathan Milan, rispettivamente quarto e quinto, che hanno mostrato segnali incoraggianti in vista delle prossime tappe.

 

Al termine della corsa, Ganna ha espresso tutta la sua soddisfazione: “Ho fatto una cronometro davvero bella, sono molto felice. Ho cercato di gestire le energie nella prima metà, poi, quando mi hanno detto che ero davanti, ho spinto al massimo. L’ultimo chilometro è stato durissimo, ma l’adrenalina e l’emozione mi hanno dato una spinta in più. Ho lavorato molto per questa prova e per tutto quello che verrà”.

Juan Ayuso, maglia bianca di miglior giovane, ha riconosciuto la superiorità di Ganna: “Filippo è stato straordinario oggi, quindi complimenti a lui. Io ho perso qualcosa nel finale, le gambe non erano al massimo, ma il secondo posto è comunque un buon risultato”.

La seconda tappa della Tirreno-Adriatico 2025

La seconda tappa, che si correrà domani (11 marzo) porterà il gruppo da Camaiore a Follonica, in un percorso ondulato che si snoderà verso l’entroterra toscano. Il finale sarà relativamente semplice, con gli ultimi chilometri quasi interamente rettilinei, perfetti per un arrivo in volata, che vedrà come favorito tra tutti Jonathan Milan.

(foto credits: LaPresse)