Intervista a Enzo Distefano, il futuro dell’Avimecc Volley Modica dopo una stagione da record

di Alessandra Puglisi

Enzo Distefano, ragusano doc, è una figura che incarna passione e dedizione per la pallavolo riuscendone ad esaltare nel suo lavoro i valori più autentici attraverso un’attenzione unica all’aspetto umano. Da avversario, sempre con grande agonismo e sportività dall’altra parte della rete, è entrato poi a far parte della famiglia Avimecc Volley Modica, diventandone oramai un pilastro. Il suo percorso è iniziato sei anni fa nel settore giovanile e in Serie C, per poi ricoprire il ruolo di secondo allenatore in A3, affinando il suo bagaglio tecnico e rafforzando il legame con la società. Quella appena conclusa è stata la sua seconda stagione da primo allenatore, un’esperienza che ha consolidato il suo ruolo di guida per i “Galletti” della Contea e aggiunto un tassello importante al percorso personale e societario.

La migliore stagione di sempre

Per l’Avimecc, la stagione 2024/2025 è stata da record, la migliore da quando milita in Serie A3. Un quinto posto in regular season, il miglior piazzamento nella storia del club, e una combattuta partecipazione ai playoff, conclusasi con la sconfitta solo in gara 3 dei quarti di finale contro la Rinascita Lagonegro, squadra di altissimo livello e candidata al salto di categoria. Nonostante un avvio complicato, segnato da infortuni e difficoltà logistiche (tra tutte la mancanza improvvisa dell’opposto e la perdita di Cavasin), la squadra di Distefano ha dimostrato carattere e coesione, raggiungendo risultati che fanno ben sperare per il futuro in un’ottica di ambizioni crescenti. La società modicana, capeggiata dal presidente Ezio Aprile, ha sempre parlato di “progetto a lungo termine”, e del desiderio di affermarsi nel panorama nazionale, puntando ogni anno a un sempre maggiore rafforzamento tecnico in campo e a un constante avanzamento fuori dal campo nel consolidamento dirigenziale.

Parola a coach Distefano

In questa intervista, coach Distefano, riconfermato alla guida dell’Avimecc Modica anche per il prossimo anno, racconta cosa ha reso speciale questa stagione appena trascorsa e svela i programmi per il successivo campionato.

– Quali sono stati i fattori che hanno contribuito a far sì che la stagione appena trascorsa fosse la migliore della storia di Modica?
“L’arrivo di Padura Diaz ha fatto sicuramente la differenza, non solo per il suo spessore tecnico, ma anche per quello umano. La sua esperienza, dentro e fuori dal campo, e il suo entusiasmo hanno alzato l’asticella per tutti, me compreso. È stato un grande professionista che ha trovato a Modica un terreno fertile: un gruppo di ragazzi, più o meno esperti, che hanno saputo accoglierlo. Questo connubio ha creato un sodalizio positivo sin da subito, permettendoci di fare un salto di qualità. Inoltre, il gruppo squadra è stato eccezionale nel superare le criticità iniziali, come infortuni e problemi logistici. Ho avuto la fortuna di aver potuto lavorare con uno staff tecnico di spessore e soprattutto con l’amico Manuel Benassi. Che con grande professionalità ha portato un contributo importante al mio lavoro. La società ha avuto un ruolo chiave, creando le migliori condizioni di lavoro e assecondando le mie scelte, come quella di puntare su Padura Diaz, poi determinante è stata la risposta che ha avuto tutta la squadra ai vari stimoli e alle varie difficoltà: e tutto questo ha contribuito a rendere la stagione speciale.”

– C’è qualcosa a livello di scelte o impostazioni che, potendo tornare indietro, cambieresti?
“Penso proprio di no. Le scelte di mercato si sono rivelate azzeccate, i ragazzi hanno risposto bene sia in campo che fuori. Anche il lavoro in palestra è stato di alto livello, nonostante qualche intoppo, come il cambio di preparatori atletici. Abbiamo dosato bene la pressione sui giocatori, e il risultato finale contro Lagonegro riflette i valori in campo: loro erano più forti, e ci sta non essere riusciti ad andare avanti. Non credo che qualcosa nell’approccio o nel lavoro abbia influito negativamente, tutta la stagione è stata molto competitiva, un girone di altissimo livello tecnico, in cui magari, se non avessimo avuto i problemi iniziali, che hanno minato l’avvio della competizione, avremmo potuto ambire a chiudere la regular season anche al quarto posto, disputando di conseguenza probabilmente una diversa seconda fase.”

– Come ti aspetti che sarà il livello del campionato di A3 il prossimo anno?
“Sarà ancora più alto. Molte squadre che quest’anno hanno fatto bene, ma non sono salite in A2, si stanno già attrezzando con nomi importanti. Inoltre, ci saranno giocatori che scenderanno dalla A2 per fare la differenza in A3. Nessuna società vuole fare peggio dell’anno precedente: chi è arrivato ottavo punterà al settimo posto, e così via. Anche le squadre a rischio retrocessione o le neopromosse, saranno competitive. In A3 non esistono squadre cuscinetto, e questo alza il livello tecnico e organizzativo. Modica stessa è cresciuta molto in questi anni e vuole continuare a farlo, contribuendo a elevare la qualità del campionato.”

– Come vi state preparando per la prossima stagione?
“La società è già attiva sul mercato. Abbiamo confermato i giocatori che volevamo tenere e stiamo cercando nuovi innesti, mentre alcuni elementi lasceranno la squadra. Essere nel profondo Sud ci impone di muoverci in anticipo, perché convincere giocatori di valore a venire a Modica non è semplice. Spesso ci troviamo a competere con le società del Nord, dove c’è comunque una maggiore disponibilità di giocatori e squadre, nonché maggiore facilità di spostamento e minor costi. Nonostante queste difficoltà, stiamo lavorando per costruire una rosa competitiva.”

– Si dice che l’Avimecc tenda a confermare lo zoccolo duro, con innesti mirati. Cosa significa?
“Significa che tendiamo ad avere un nucleo di giocatori fisso sui cui lavoriamo da tempo e che, se perdiamo un giocatore non appartenente allo zoccolo duro, lo sostituiamo con qualcuno di pari valore o superiore. Ad esempio, con la partenza di Riccardo Capelli, cercheremo uno schiacciatore di livello almeno pari al suo. Partiamo, comunque, da una base solida, con Chillemi, Raso, Putini, Nastasi, Pappalardo già riconfermati. Il mercato si concentrerà sui ruoli di opposto, centrale e schiacciatore, sia per riconferme che per nuovi arrivi.”

– Dal punto di vista strettamente tecnico su cosa pensi si debba lavorare di più, quale aspetto deve essere migliorato?
“Il servizio è il fondamentale che in serie A3 è cresciuto di più. Se non hai buoni battitori tra i tuoi giocatori, i tuoi ricevitori soffrono contro squadre con servizi potenti, perché ovviamente tutto parte dall’allenamento e dal confronto che i tuoi ricevitori hanno nel ricevere le battute dei propri compagni di squadra. Lavoreremo quotidianamente su questo aspetto, perché i margini di miglioramento ci sono, grazie soprattutto al materiale umano a disposizione, supportato poi da metodi di allenamento sempre più evoluti. Abbiamo le qualità e stiamo affinando il modo di lavorare. Sono fiducioso che potremo fare un ulteriore passo avanti.”

– Altri obiettivi tecnici?
“Inoltre, punteremo sulla fase break ovviamente: non solo chi eccelle in battuta, ma vince soprattutto chi ha la migliore fase break. Le squadre che avanzano nei playoff, come Lagonegro, dimostrano che la fase break è decisiva, anche più di altri aspetti come la ricezione. In A3 ci sono individualità di altissimo livello, molti giocatori con esperienza in A2 che sono abituati a certe altezze, potenze e capacità e le riportano in campo in A3. Per competere con loro, dunque, dobbiamo crescere nella correlazione muro-difesa, dobbiamo spingere in questo senso per forza di cose. La fase break sarà il nostro focus, perché, insieme alla battuta, è quella che fa la differenza in questa categoria.”

Con un mix di entusiasmo, realismo e ambizione, Enzo Distefano guarda al futuro dell’Avimecc Volley Modica con fiducia. La prossima stagione si preannuncia ancora più competitiva, ma i biancoazzurri sono pronti a volare ancora più in alto, forti di un gruppo coeso guidato da un allenatore molto motivato e di una società che non smette mai di crescere.