Il kayak di Giubilarca approda a Roma, concluso il pellegrinaggio partito da Sferracavallo

di Comunicati Stampa

I kayakisti di GiubilArca hanno concluso la loro straordinaria impresa, toccando terra a Roma con ben due giorni di anticipo rispetto alla tabella di marcia, l’arrivo infatti era previsto per oggi (venerdì 18 luglio). Partiti il 7 giugno dal Circolo Velico Sferracavallo, hanno percorso oltre 500 miglia nautiche in 22 giorni di navigazione, approdando in diverse località lungo la costa.

GiubilArca non è stata una semplice traversata in K5, ma un vero e proprio pellegrinaggio via mare da Sferracavallo a Roma, intrapreso in occasione dell’Anno Giubilare. Un viaggio che ha unito passione sportiva, resilienza e un profondo significato spirituale, portando i kayakisti attraverso le acque del Mediterraneo  e risalendo il Tevere, fino alla Capitale.

 

L’iniziativa, sulla scia della precedente spedizione del Giubileo del 2000, è nata con l’intento di rinnovare lo spirito di fede e avventura che animò quell’impresa, spingendosi oltre con un equipaggio più numeroso e una sfida ancora più impegnativa. Riprendendo il testimone della traversata in K4 in occasione del Giubileo del 2000, GiubilArca ha coinvolto 13 kayakisti esperti – molti dei quali atleti del corso kayak del CVSF  – e per la prima volta anche delle donne. Si sono alternati alla pagaia, dunque, Giacomo Della Gatta, Vincenzo Varia, Enrico Cigno, Lucio Esposito Lavina, Loredana Ciriminna, Nicolò Cusimano, Giulia Basile, Salvatore Lombardo, Achille Talarico, Maurizio Bombace, Sisto Bosco, Gaetano Rizza e Ignazio Caviglia.

Domani (sabato 19 luglio), ci sarà il momento culminante del viaggio con la consegna di un messaggio di pace a Papa Leone XIV, firmato dal presidente Giuseppe Giunchiglia e da tutti i kayakisti che hanno preso parte alla traversata.

Il Pellegrinaggio in kayak si è articolato in due fasi di avvicinamento: la prima, il trasferimento dalla Sicilia alla costa calabrese che è stata fondamentale per testare l’imbarcazione, le attrezzature e l’affiatamento dell’equipaggio; la seconda invece, risalendo la costa dalla Calabria a Roma con soste programmate in punti strategici lungo il litorale italiano  – grazie anche all’assistenza della Società Canottieri Palermo  – che hanno permesso all’equipaggio di riposare, rifornirsi e interagire con le comunità locali. Fondamentale, per garantire la continuità della navigazione e la sicurezza dell’equipaggio principale, la barca di appoggio che ha ospitato due equipaggi completi (dieci unità) per eventuali cambi e che si avvalsa della straordinaria esperienza del vice presidente del Circolo, Giovanni Trevisano al timone.

«I nostri valorosi kayakisti – dice il presidente del CVSF, Giuseppe Giunchiglia – hanno compiuto un’impresa straordinaria. Desidero esprimere la mia più sincera ammirazione per ogni singolo partecipante a questa avventura e in particolare a Giacomo Della Gatta e Vicky Varia. Questo successo non è solo il trionfo della forza fisica e della determinazione, ma è la vivida dimostrazione dei valori che il nostro Circolo si impegna a promuovere ogni giorno. Crediamo fermamente nello sport in tutte le sue declinazioni, come strumento di crescita personale, di superamento dei limiti e di scoperta di sé. La sinergia tra i membri dell’equipaggio, l’affidabilità della barca di appoggio che ha garantito continuità e sicurezza, e l’interazione con le comunità locali lungo il percorso, sono stati pilastri portanti di questa missione».

Stanchezza ma anche tanta soddisfazione e gratitudine nelle parole di Giacomo Della Gatta, maestro di kayak da mare del Circolo Velico Sferracavallo: «Ripetere un’impresa del genere 25 anni dopo non è stato semplice. Navigare per oltre 500 miglia in condizioni di mare spesso difficili è estenuante fisicamente e mentalmente ma la disponibilità, l’aiuto e il supporto che abbiamo incontrato ha fatto la differenza. Ogni sosta, ogni accoglienza è stata una boccata d’ossigeno. Quando il maltempo ci ha bloccato ad Agropoli, abbiamo avuto un grande supporto dal CSI grazie a Giuseppe Di Lucia, passata la Costiera Amalfitana e il Vesuvio, abbiamo fatto tappa a Miseno, ospiti del Marina Piccola di Alessandro Zampardi, con l’accoglienza di Lydia Grillo del Circolo Canoa Napoli. Anche il mare della costa laziale è stato impegnativo, costringendoci a un’altra sosta a Gaeta, coordinata dal comandante Sciarra della CP e da Sergio Iannello (CSI). Ma questi sforzi ci hanno unito ancora di più, rafforzando la nostra volontà di raggiungere la meta. Infine, l’arrivo a Roma è stato reso ancora più speciale grazie alla Lega Navale Sezione Lido di Ostia che ci ha accolti con un brindisi alla presenza della Presidente Carola De Fazio e Tullio Picciolini».

GiubilArca è stata patrocinata dalla Presidenza della Regione Siciliana, dall’assessorato regionale ai Beni culturali e dell’identità siciliana (che ha anche concesso un contributo per la realizzazione del progetto), dall’assessorato del Turismo, sport e spettacolo, dal Comune di Palermo, dall’Arcidiocesi di Palermo, dal Centro Sportivo Italiano e dalla Federazione italiana Canoa e Kayak.