MobilitArs, 17 febbraio, città resiliente tra emergenza climatica e intermodalità
di RedazioneAmbiente e Territorio19 Febbraio 2021 - 14:19
di Elena Giardina
La mattinata di MobitArs del 17 febbraio inizia con un saluto speciale, quello di Padre Joshtrom I. Kurethadaam, Coordinatore Settore Ecologia e Creato del Vaticano, che ricorda l’impegno anche della Chiesa per la tutela dell’ambiente attraverso l’enciclica “Laudato Sii” di Papa Francesco. Il messaggio importantissimo della “cura della casa comune” reinterpretando la politica, l’economia e le città, reinventando la politica come la ricerca del bene comune, con il fine di poter rendere le comunità di tutto il mondo totalmente sostenibili nello spirito dell’ecologia integrata, attraverso anche i Goals dell’Agenda 2030 soprattutto per il futuro dei bambini che stanno crescendo.
Il tema della giornata è incentrato sulla Città Resiliente attraverso soluzioni e approcci per trasformare le città in luoghi alleati nella lotta al cambiamento climatico.Sandro Calmanti, Fisico e climatologo per l’ENEA, ha parlato del cambiamento climatico nei paesi del mediterraneo sollevando il problema gravissimo dell’aumento della temperatura. “Dobbiamo preoccuparci moltissimo per quello che accadrà, è tardi per intervenire ma questo non significa che non possiamo fare tutto il possibile per adattarci ad una serie di cambiamenti che ormai sono inevitabili e mettere un freno a quelli che possiamo evitare”. La mobilità contribuisce per circa il 30% alle emissioni di CO2.
Piero Pelizzaro, Chief resilience officer del Comune di Milano, ha spiegato come la città sta superando l’emergenza Covid accelerando i processi di sviluppo delle ciclabili in città e ha illustrato i risultati negli ultimi 4 anni attraverso una strategia di resilienza, portando al centro dello spazio pubblico le persone e agendo a più livelli con obiettivi ben precisi. Lavorando attraverso anche la piantumazione di alberi, per migliorare lo spazio pubblico funzionale, non solo per ridurre le emissioni di CO2, ma anche togliere parcheggi per dare spazio alle persone. Depavimentare e togliere il grigio per mettere il verde! Anna Donati di Kyoto Club e portavoce Alleanza della Mobilità Dolce ha parlato di Next Generation EU, tra il 2020 e il 2026 arriveranno in Italia 209 miliardi di euro tra sovvenzioni e prestiti, il 37% di questi fondi devono essere spesi per l’emergenza climatica e il green e accompagnare riconversione e occupazione per una svolta sostenibile, 7, 5 miliardi di euro saranno dedicati alla mobilità. Interessante l’intervento di Agnese Rebaglio, docente e ricercatrice del Politecnico di Milano che ha spiegato l’User Experience Design per lo sviluppo e l’innovazione dello spazio pubblico e per la trasformazione a tutela di situazioni di marginalità e dei comportamenti dell’uso dello spazio. Il design oggi si occupa non del prodotto stesso come tradizionalmente inteso, ma dei servizi intorno al prodotto, delle piattaforme e dei sistemi di servizio che immaginano dei nuovi modi d’uso di possesso o condivisione dei prodotti. Quindi si studiano nuovi scenari e comportamenti fino a spingere nuove policy che poi ambiscono a diventano dei cambiamenti strutturali all’interno delle nostre città.
La città resiliente ai cambiamenti climatici è una città che deve incentivare nuovi comportamenti e nuovi progetti intorno agli spazi, perché gli spazi modificano i comportamenti, mettendo al centro le esperienze che le persone fanno all’interno delle città in ambito di mobilità sostenibile. La seconda parte degli interventi di MobilitArs si sono incentrati sugli esempi virtuosi di intermodalità, una risposta organica, che permette di combinare diversi mezzi per permetterci di rispondere ai bisogni di movimento in modo da rendere la mobilità attiva e il trasporto pubblico vincenti per le scelte di spostamento.
Interessante l’intervento di Matteo Jarre di Decisio, una società italo-olandese che si occupa di ciclabilità, bikenomics, pianificazione e analisi socio-economiche. Il tema trattato sono le superciclabili, viste in termini estrosi come presidio “medico chirurgico”, una linea di trasporto pubblico, è politica di educazione scolastica e politica di welfare sociale ed equità. Le superciclabili offrono pendolarismo e logistica a scala inter-comunale, hanno un elevata capacità e velocità e connessione strategica tra i vari poli attrattori tramite l’intermodalità.
Alberto Fiorillo, Responsabile Servizi Intermodali RFI ha posto l’attenzione sul trasporto dei treni, delle stazioni, delle persone e dell’intermodalità urbana. In Italia ci sono circa 2200 stazioni ferroviarie, metà della popolazione italiana orbita intorno alla stazione per lavoro e residenza. Intorno alle stazioni vi è la maggioranza delle sedi universitarie e chi si sposta in treno lo fa per motivi di studio e lavoro. Le stazioni connettono i luoghi turistici e rappresentano dei luoghi privilegiati di mobilità. In stazione si arriva a piedi o con i mezzi pubblici e si stanno sviluppando molti servizi di sharing che devono oggi essere sviluppati in tutte le città italiane.Stefano Maggi, Professore Ordinario, Università di Siena intraprende il tema di come è utile combinare i mezzi di trasporto per muoversi bene e soprattutto l’aspetto più significativo di “cultura della mobilità” affermando che è importantissimo instituire ai bambini e agli adulti una scuola di mobilità spiegando come ci si muove in città senza mezzi motorizzati e far comprendere i danni ambientali causati dall’inquinamento. Paolo Pinzuti, Ceo di Bikenomist e organizzatore di MobilitArs ricorda che stiamo vivendo gli inizi di un importante crisi economica e dobbiamo chiederci se essere automuniti è un presupposto per trovare lavoro. Oggi molte persone non hanno lavoro e il tasso di disoccupazione sta crescendo. Nel futuro chi è proprietario di un’automobile è preconcetto per trovare lavoro?
Il grande messaggio di questa giornata rimane la frase storica del sindaco di Bogotà, che nel 2012 affermo:“ Un Paese è sviluppato non quando i poveri posseggono automobili, ma quando i ricchi usano mezzi pubblici e biciclette.” L’ultimo appuntamento di MobilitArs si terrà mercoledì 24 febbraio con tema “Gestire la città che cambia in un ambiente che cambia e “Comunicazione e partecipazione: il ruolo dei cittadini”.