Michela Brioli, capitana della PVT: “Modica è casa mia. Questa squadra ha cuore, carattere e tanta voglia di vincere”

di Alessandra Puglisi

Nel quinto appuntamento di NetTalk – la voce del volley siciliano, Alessandra Puglisi ha ospitato Michela Brioli, capitana e regista della PVT Modica, vera bussola della formazione iblea, reduce la scorsa giornata, da una grande battaglia in casa del Vesuvio Oplonti.
Una sconfitta per 3-1, maturata contro una delle big del girone, ma con la consapevolezza di potersela giocare con chiunque.

«Abbiamo affrontato una squadra costruita per vincere il campionato» – ha raccontato Brioli – «in una palestra calda, con un pubblico che si faceva sentire. Non era una gara semplice, ma abbiamo dato tutto quello che avevamo. Purtroppo, non è bastato, e siamo subito tornate a lavorare sugli errori commessi per farci trovare pronte sabato prossimo, in un’altra sfida importante».

Dal punto di vista tecnico, la capitana ha sottolineato i tanti aspetti positivi del match: «Abbiamo lottato punto a punto per tre set. C’è stata un’azione nel primo parziale durata quasi due minuti e mezzo: abbiamo venduto cara la pelle. Non è bastato, ma fa parte del gioco e del nostro percorso. Non parlo di atteggiamento, perché siamo una squadra tosta, che ha sempre voglia di combattere e riprendersi ciò che è suo».
La ricetta per ripartire è chiara: «Dobbiamo migliorare la fase di battuta, perché da lì nasce tutto il resto. Una volta sistemati alcuni dettagli, potremo fare grandi cose. Sappiamo che il campionato è difficile — ci sono quattro squadre costruite per il salto di categoria — ma non ci spaventa: abbiamo carattere e cazzimma da vendere».

Un legame profondo con Modica

Brioli, vive la sua settima stagione con la maglia biancorossoblu. Ha condiviso tutte le tappe del percorso della società: dalla serie A2 alla retrocessione, dalla ripartenza dalla Serie C alla risalita fino all’attuale Serie B1. Una carriera intrecciata indissolubilmente con la storia recente della PVT, coincisa anche con la nascita e il consolidamento, nella propria sfera privata, del rapporto con il capitano dell’Avimecc Volley Modica di A3 maschile, Stefano Chillemi, anche lui ospite a NetTalk. Entrambi sono un esempio di attaccamento alla maglia e di leadership, anime e guide delle formazioni che rappresentano Modica nei due prestigiosi campionati nazionali. Insieme, Stefano, modicano doc e Michela, bergamasca di nascita ma ormai modicana d’adozione, condividono, dunque, la stessa passione e realtà sportiva, e oramai lo stesso amore per Modica.
«Quando sono arrivata qui venivo da Lugano, da una realtà completamente diversa» – ha ricordato Michela –. «Il primo mese è stato difficile, piangevo e volevo tornare a casa. Poi ho conosciuto la società, lo staff, le persone che lavorano dietro le quinte, e ho capito quanto amore ci fosse per questa squadra. Da lì è cambiato tutto: abbiamo fatto un campionato incredibile e ci siamo ritrovate in B1. Quando vivi un’esperienza così, ti entra nel cuore. Inoltre, l’aver conosciuto Stefano ha reso tutto più bello. Io nel duemila diciassette prendo un volo da Bergamo per venire qui solo ed esclusivamente per giocare, e dopo pochi mesi incontro lui…tra una battuta, un messaggio, una partita… è nata la nostra storia e, dopo quasi otto anni, siamo ancora qua».

Una storia d’amore nella vita personale e in quella sportiva diventata ormai anche un legame indissolubile con la città, come sottolinea ancora Brioli: “Modica per me è come Bergamo, è casa. Mi sono affezionata alla società, ai tifosi, alla gente. Quando gioco per la PVT è come se giocassi per la squadra della mia città di appartenenza: sento la responsabilità e l’orgoglio di rappresentare qualcosa di importante. Questa società non ci fa mai mancare nulla, e io non me la sono mai sentita di lasciarla, neanche nei momenti più difficili. Anche dopo la retrocessione, quando siamo ripartite dalla Serie C, ho detto: “Va bene, si riparte. Risaliamo insieme».

Il calore dei tifosi e il coro del Geodetico

Un rapporto speciale, quello tra Michela e i tifosi, che l’hanno adottata come simbolo della PVT.
«Il Geodetico è casa nostra. I nostri tifosi non hanno uguali: ci seguono sempre, anche in allenamento o in trasferta. E quando vado al servizio, c’è un coro che intonano per me… è lo stesso che fanno i tifosi dell’Atalanta, adattato a Modica. La prima volta che l’ho sentito mi sono commossa: è stato come tornare a casa».

Il ruolo di capitana e la forza del gruppo

Dentro e fuori dal campo, Brioli è un punto di riferimento per la squadra.
«Non sono una di grandi discorsi – ha sorriso – preferisco dimostrare con i fatti. Mi ritengo fortunata ad avere questo gruppo: le “vecchie” con cui condivido tanto anche fuori dal campo e le nuove, ragazze educate, rispettose, con grande voglia di lavorare. Vengono da club importanti e sanno cosa significa pedalare. Io sono orgogliosa di ognuna di loro. Giocare con queste compagne, in questa città, mi riempie di felicità».

Prossimo appuntamento: il ritorno al Geodetico

Sabato la PVT tornerà sul parquet di casa per affrontare la Zero5 Castellana Grotte, una delle squadre più ambiziose del girone.
«Sarà una partita difficile – ammette Michela –. Castellana è una formazione costruita per vincere, con giocatrici di esperienza, ma noi guardiamo a noi stesse. Se giochiamo con serenità e con il nostro ritmo, possiamo giocarcela con chiunque. Sabato venderemo cara la pelle. E soprattutto — conclude con un sorriso — ci vediamo tutti al Geodetico alle cinque: i nostri tifosi lo sanno già, ma lo ripeto… abbiamo bisogno di voi!».

Una dichiarazione d’amore, più che un appello.
Perché Michela Brioli non è solo la capitana della PVT Modica: è il cuore pulsante di una squadra che non smette mai di crederci.