La parola ai tecnici, Catalano (Mimmo Ferrito) “A Trapani ci piace allenare la rana”

di Simone Milioti

Quasi un circolo quello che è in moto a Trapani. Nicola Catalano ha iniziato a nuotare facendo tutta la trafila giovanile, ci racconta, smettendo poi nel periodo universitario e l’ultimo campionato regionale fatto da nuotatore a metà anni duemila. È sempre rimasto a Trapani, provando l’esperienza natatoria tra i Master, poi ha affiancato Stella Di Gesù e con lei si è avvicinato al mondo degli allenatori, appassionandosi e formandosi tra brevetti e corsi.
Curiosamente ha iniziato ad allenare i più piccoli, tra loro era Esordienti B secondo anno Mario Bossone, adesso coordina il gruppo Mimmo Ferrito a Trapani (9 Esordienti e 14 Categoria), seguendo maggiormente i Categoria, e proprio con Bossone che si occupa dei più piccolini. Un cerchio che si chiude ma con sempre la rana come trade d’union tra Di Gesù-Catalano-Bossone visto che, lo dicono i recenti risultati, i fratelli Andrea e Dario Miccichè stanno eccellendo in questo stile. Andrea Miccichè, classe 2012 scorso anno bronzo tra i Ragazzi14 nei regionali in corta da Esordiente A e quest’anno già qualificato per i Criteria Nazionali Giovanili già nei 100 (1’08”61) e 200 (2’29”88) rana, e il fratello Dario Miccichè, Juniores primo anno classe 2009, nei 100 (1’04”48) rana.

Intervista a Nicola Catalano

Come valuta l’inizio di stagione della Mimmo Ferrito? Vittoria al Trofeo San Martino e quarto posto al Campionato Regionale Assoluto Invernale.
“Come Mimmo Ferrito siamo abbastanza soddisfatti, tenendo conto anche del numero di atleti che abbiamo. Negli anni ne abbiamo persi alcuni per svariati motivi, ma ne sono arrivati altri. Guardando gli ultimi due impegni siamo tutto sommato soddisfatti”.
Approfondendo i tempi saltano all’occhio i due fratelli Miccichè, entrambi con pass per i Criteria Nazionali Giovanili. Ce li racconta?
“I due fratelli Miccichè sono molto simili a livello estetico, stessa fisionomia e stesso fisico anche se il piccolino avendo qualche anno in meno è più basso. Andrea, il più piccolo, viene dal calcio, in piscina veniva 2-3 volte a settimana inizialmente. È molto determinato e ha deciso dall’anno scorso di fare solo nuoto, a livello mentale se si mette una cosa in testa la porta a termine. L’obiettivo ad esempio era prendersi i tempi per i Criteria e dopo due appuntamenti ci è già riuscito”.

E il più grande?
“Il fratello grande Dario negli anni è stata una scoperta continua. Ha affrontato delle difficoltà, ad esempio la gara che sentiva di più e su cui si allenava con più energia erano i 200 rana. Spesso però in gara poi non andava come sperava. Scorso anno c’è stato un cambiamento per lui, ci siamo allenati alcune volte con Vincenzo Maniaci del Tc3 Palermo col tecnico Valerio Gippetto, da lì Dario si è gasato capendo di avere delle potenzialità e anche lui ha trovato i tempi per i nazionali, sia lo scorso anno che adesso. Ora ha il tempo sui 100 rana per i Criteria e sui 200 gli manca qualcosa come sei decimi”.
Tornando alla vasca, prima Bossone e ora i due Miccichè, potremmo dire che a Trapani sfornate ranisti?
“Diciamo che a Trapani la rana è uno stile che ci piace molto allenare. Curiamo molto i dettagli come negli altri stili ma è stata una casualità perché i nostri nuotatori fanno anche misti e altre gare. Però si vanno molto forte nella rana. Anche Alessandra Pace in effetti ha iniziato con Stella e me”.
Abbiamo accennato a Mario Bossone, da un po’ di tempo è passato dall’altra parte e allena. Essere stato un nuotatore che ha smesso da poco aiuta i più piccoli?
“Certamente. I ragazzi più grandi ricevono tanti consigli da Mario che mette a disposizione la sua esperienza personale. Sono tutti felici della sua presenza e lui si impegna ad accompagnarmi anche nelle gare dei più grandi perché sa che può essere utile, gli dà uno stimolo in più. Sono entusiasti dei suoi consigli sia i più grandi, con cui ha nuotato, ma pure i più piccoli che segue”.
Ci racconta un po’ le vostre tipologie di allenamento tra vasca e palestra? Le difficoltà eventuali, gli impianti che utilizzate?
“Noi non abbiamo una piscina nostra e ci vengono concessi degli spazi acqua dall’Aquarius che ha in gestione gli impianti. Ci alleniamo in vasca da 50 metri, alla Piscina Olimpionica, per la fase estiva e adesso ci alleniamo in vasca da 33 metri alla Piscina Comunale “Giovanni Calandro”, anche se per certi versi è limitante non usare una vasca corta. Quando facciamo allenamento insieme ai gruppi di Palermo invece abbiamo possibilità di nuotare in vasca da 25 metri. Lo scorso mese abbiamo fatto un allenamento con loro e contiamo di farne un altro nelle vacanze di Natale, anche se reputo siano pochi. A Trapani riusciamo ad allenarci ogni giorno, ma non riusciamo a fare dei doppi. I nostri poi fanno anche palestra, i Categoria tre volte a settimana, mentre i Ragazzi dei primi anni la fanno solo due volte a settimana. Li seguo io personalmente perché negli anni ci siamo accorti che la figura del preparatore atletico deve essere molto a contatto con il tecnico in vasca per ottenere i migliori risultati”.
Chiudiamo con una domanda personale. Dove trova le motivazioni un tecnico per allenare ogni giorno e poi spesso tutti i weekend accompagnare i suoi atleti in gara?
“La vita dell’allenatore è abbastanza pesante, ma le soddisfazioni arrivano dalle gare, dai risultati ma anche solo dal miglioramento tecnico degli atleti. E non parlo solo dei tempi. Quando vedi i miglioramenti negli Esordienti, e loro sono felici, per noi è una grande gioia. Crescendo poi con in Categoria è bello fare i campionati italiani, andare a Riccione e Roma, e questo dà grandi soddisfazioni, anche se non è un impegno facile ed è una vita un po’ sacrificata. Però finché le soddisfazioni sono maggiori dei sacrifici andiamo avanti”.