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Titolo italiano, Europeo e un sogno chiamato 8 metri: l’intervista ad Antonio Trio

Dopo aver conquistato il titolo italiano in quel di Ancona, Antonio Trio prosegue nella sua strada a caccia degli otto metri.

Un traguardo che potrà provare a raggiungere già agli Europei di Torun, in Polonia, visto che l’atleta milazzese è stato convocato dalla nazionale italiana.

Un trampolino di lancio anche in vista delle prossime Olimpiadi di Tokyo 2021, visto che all’alfiere siciliano manca davvero poco per rientrare nella top 32 a livello mondiale.

Intervenuto ai nostri microfoni, Antonio Trio ha così commentato il suo accesso agli Europei.

Sono al settimo cielo, non sto più nella pelle – commenta -. L’abbiamo costruita (la convocazione n.d.r.) da più di un anno. Lo scorso anno era tutto bloccato causa covid. Non era scontato ne gareggiare ne fare bene senza un obiettivo. Inoltre, il fatto che non ho fatto il minimo (8,05), dovevo comunque fare attenzione a rientrare nella top 10 europea“.

Il saltatore siciliano continua a perseguire il suo obiettivo stagionale, ovvero il raggiungimento degli otto metri.

Ci sto sbattendo tanto la testa che o me la spacco oppure riesco a sfondare questo muro. Preferisco la seconda. Non so quando arriverà, spero presto. In ogni caso, darò il 100% per arrivarci il prima possibile. Anche se onestamente il salto dei campionati italiani poteva essere più lungo“.

Sul titolo italiano appena conquistato ad Ancona, Trio analizza a freddo quanto fatto, anche in vista degli Europei di Torun.

E’ sempre emozionante vincere il titolo italiano, anche se rispetto al 2018 c’erano diverse assenze. L’obiettivo che ci eravamo posti (io e il mio tecnico Michele Basile n.d.r.) era riuscire a fare una misura nei primi tre salti, in quanto nella qualifica negli europei abbiamo solo tre salti. Di questo posso essere soddisfatto, l’obiettivo reale era questo“.

L’obiettivo è ripetere quello che ho fatto agli italiani, sia in qualifica che in finale. Sto scalando il ranking piano piano, al momento sono 42°. Si qualificano i primi 32 – conclude -, quindi se dovessi uscire bene da questi Europei l’Olimpiade sarebbe più vicina“.

 

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Published by
Pietro Minardi