Tadej Pogacar (UAE Team Emirates) vince la quarta tappa della Tirreno – Adriatico (2.UWT) che prevedeva l’arrivo in salita a Prati di Tivo; il ciclismo sloveno è il nuovo leader della corsa.
Quintetto all’attacco formato da Mattia Bais (Androni Giocattoli – Sidermec) e Mads Würtz Schmidt (Israel Start – Up Nation), Emil Vinjebo (Team Qhubeka ASSOS) e Benjamin Thomas (Groupama – FDJ) e Marco Canola (GazProm – RuSvelo); vantaggio massimo che supera di poco i cinque minuti con Schmidt che scollina per primo sul Passo delle Capannelle.
Il gruppo è tirato dalla Bahrain – Victorious ma appen ainizia la salita è l’INEOS Grenadiers ad imprimere un ritmo altissimo; nel frattempo in testa alla corsa resta il solito Schmidt che stacca il resto della compagnia.
A sette km dall’arrivo il primo a muoversi è Egan Bernal che viene seguito subito da Pogacar; Wout van Aert (Team Jumbo – Visma) resta da solo me è bravo a rintuzzare l’attacco del colombiano. Neanche il tempo di rifiatare che parte Geraint Thomas che con una bella pedalata prendo un pò di margine.
A 5700 metri dall’arrivo Pogacar attacca sul tratto più duro della salita e in poche pedalate riprende il britannico resiste proprio 1 km prima che Tadej resti da solo; dal gruppo si muovono Simon Yates (Team BikeExchange), Mikel Landa e Nairo Quintana (Team Arkéa Samsic) che tuttavia non riescono a tenere il passo del britannico che negli ultimi chilometri si avvicina molto allo sloveno senza però riuscire nell’aggancio.
Nulla da fare per Julian Alaphilippe (Deceuninck – Quick Step) e Vincenzo Nibali (Trek – Segafredo) che non riescono a tenere il ritmo del gruppo dei migliori.
Pogacar polverizza il record di scalata che deteneva Chris Froome di ben 2’16” fermando il cronometro a 36’06”; Yates si deve accontentare del secondo posto con Sergio Higuita (EF Education – Nippo) che si piazza in terza posizione proprio davanti a Landa. Van Aert taglia il traguardo in nona posizione difendendosi alla grande.
Migliore degli azzurri Matteo Fabbro (BORA – hansgrohe) che doveva lavorare per Patrick Konrad ma che alla fine si è giocato benissimo le sue carte; Nibali migliora il suo tempo di scalata di un minuto preciso ma oggi si piazza sedicesimo insieme a Damiano Caruso con un ritardo 1’27”.