Basket, dal sogno alla realtà: Orlandina sconfitta duramente da Torino

di Pietro Minardi

L’Orlandina non riesce a ripetere il successo conseguito due giorni fa contro Treviglio e cade pesantamente in trasferta contro Torino.

Al Pala Gianni Asti non c’è stata storia già dal primo quarto, con gli uomini di Sodini che vanno subito sotto di 16 punti nei primi 10′ di gioco. La seconda della classe fa valere tutto il suo tasso tecnico, con un 12/14 dall’arco a testimoniare uno stato di forma eccezionale da parte dei piemontesi.

Una prova di squadra da parte dei padroni di casa, alla quale si oppongono soltanto i due americani in maglia Capo d’Orlando, ovvero Floyd e Johnson. Per loro una partita da top scorer con 22 punti a testa. A mancare in casa Orlandina, oltre ad un pò di smalto difensivo, sono soprattutto le rotazioni. Troppo poche le carte da giocare per coach Sodini, soprattutto contro una corazzata contro Torino. Finisce 110-76 per i padroni di casa, in un match francamente senza storia.

I paladini torneranno adesso in Sicilia per affrontare domenica 28 marzo alle 13.30 Orzinuovi al PalaFantozzi, in uno scontro decisivo per le sorti della classifica.

LE PAROLE DI COACH MARCO SODINI

“La verità è che noi, dopo la dispendiosissima partita vinta Treviglio abbiamo fatto fatica a recuperare, anche fisicamente, per essere competitivi nei confronti di una Torino che è partita con la massima attenzione possibile. Aldilà dell’irreale 12/14 da tre punti del primo tempo, c’era un evidente gap d’energia. Vero che loro hanno giocato due giorni fa, ma il numero dei giocatori che loro ruotano è maggiore rispetto al nostro – commenta amaramente Sodini –. In una partita come questa, finita a -30, io sono costretto a far giocare 39’ Jordan Floyd, fermo restando l’assenza di Matteo Laganà o i problemi di falli di Flavio Gay”.

“La cosa che ho detto ai miei giocatori alla fine della partita è di non fare affidamento a questa partita e concentrarci sulle prossime due in casa contro Orzinuovi e Bergamo. Per noi sono due finali e non possiamo far finta che ci sia una chiave di lettura diversa da questa”.

“Torino è una squadra forte – sottolinea il tecnico dell’Orlandina –, può capitare di avere energie e di riuscire a produrre una pallacanestro che li metta in difficoltà, ma noi oggi non avevamo le energie per farlo, molto semplicemente”.

“Devo essere obiettivo e spingere i miei giocatori a recuperare tutte le energie possibili e l’attenzione tecnica che ci ha permesso di vincere a Treviglio e che ci deve permettere di essere molto più competitivi rispetto alle prossime due partite”, conclude Sodini.