Ciclismo, la Vini Zabù apre raccolta fondi contro il doping

di Pietro Minardi

Il team ciclistico Vini Zabù ha annunciato l’indizione di un’iniziativa di crowdfunding per ripudiare il doping in tutte le sue forme. Il team, nato nel 2003 ed approdato tra i professionisti dal 2009, ha diramato la notizia attraverso una nota stampa.

“Abbiamo deciso di aprire un crowfunding perché ripudiamo il doping e vogliamo combatterlo creando un progetto che è stato già sposato all’estero ma che non ha eguali in Italia”, ha dichiarato il team.

A tal fine, la società metterà in vendita diversi gadget ed attività collaterali. Dalle semplici borracce fino alla possibilità di partecipare ad uno degli allenamenti in bici. La scelta arriva dopo i due casi di doping nel giro di un anno riscontrati fra due suoi ciclisti, Matteo De Bonis e Matteo Spreafico. Casi che hanno indotto la squadra a rinunciare al Giro d’Italia prima ancora della sospensione per i due corridori decisa dall’Unione ciclistica internazionale.

La mancata partecipazione al Giro comporterà la mancata visibilità per gli sponsor. Ciò causerà a cascata una serie di mancati introiti che rischiano di pesare sui conti della Vini Zabù.

“La rinuncia automatica al Giro d’Italia – spiega il team – è un atto di amore e di coraggio verso il ciclismo, un sacrificio durissimo. Vogliamo implementare al massimo la nostra capacità di controllo sugli atleti affinché non si ripetano più episodi come quelli accaduti che mettono a repentaglio l’immagine dello sport e il futuro di tutto il team”.

Sulla piattaforma Indiegogo cercando Vini Zabù si può supportare la squadra facendo una semplice donazione oppure acquistando per 100 euro una borraccia e una maglia o ancora, al costo di 800 euro, la possibilità di unirsi in bicicletta per una giornata di allenamenti con il resto della squadra.