Giro d’Italia, è il giorno di Filippo Fiorelli. A Sestola la Freccia Rossa di Ficarazzi è terzo

di Valentino Sucato

È il giorno di Filippo Fiorelli. Entra nella fuga, soffre, resiste nei saliscendi degli ultimi  chilometri.  Getta il cuore oltre l’ostacolo, esplode nell’ultima salita ed ottiene un terzo posto. Esplode la gioia a Ficarazzi. In lacrime la zia: “È un sogno, è un sogno che si avvera. A casa siamo increduli. Troppa felicità mista a lacrime. A volte i sogni si avverano…”

La Piacenza-Sestola di 187 km lascia il segno. Come d’altronde era previsto! La tappa che prevedeva salite brevi ma abbastanza dure (Montemolino ai – 44 e la rampa finale di Colle Passerino) è stata condizionata dal maltempo. La fuga prende corpo con Quinten Hermans (Intermarché – Wanty – Gobert Matériaux, Rein Taaramae (Intermarché – Wanty – Gobert Matériaux), Christopher Juul-Jensen (Team BikeExchange) Filippo Zana, Filippo Fiorelli (Bardiani-CSF-Faizanè), Victor Campenaerts (Qhubeka Assos), Marton Dina e Francesco Gavazzi (EOLO-Kometa), Nicolas Edet (Cofidis), Alessandro De Marchi (Israel Start-Up Nation) Amanuel Ghebreigzabhier, Jacopo Mosca (Trek-Segafredo), Joe Dombrowski, Valerio Conti (UAE Team Emirates), Andrea Vendrame, Nico Denz (AG2R Citroën), Jan Tratnik (Bahrain-Victorious), Pieter Serry (Deceuninck-QuickStep), Nelson Oliveira (Movistar), Attila Valter (Groupama-FDJ) e Louis Vervaeke (Alpecin-Fenix). Prima della salita perdono contatto Perdono contatto Samuele Zoccarato (Bardiani CSF Faizanè) e Filippo Tagliani (Androni Giocattoli-Sidermec). E nel gruppo davanti partono in tre Rein Taaramäe , Quinten Hermans (Intermarché-Wanty-Gobert) e Christopher Juul-Jensen (Team BikeExchange). Restano ben presto in due Taaramae e Juul Jensen. Ma la notizia della giornata riguarda la maglia Rosa. Filippo Ganna leader della corsa si è perfettamente calato nel ruolo di gregario in testa al gruppo (alternandosi con Salvatore Puccio) a fare l’andatura per ridurre lo strappo di 8’05” tra i fuggitivi e il resto della carovana. A -31km il duo Taaramae- Jensen vanta 1’10 di vantaggio su Alessandro De Marchi (Israel Start-Up Nation), Nicolas Edet (Cofidis), Louis Vervaeke (Alpecin-Fenix) e Joe Dombrowski (UAE Team Emirates) hanno preso un discreto margine sugli altri inseguitori dei due battistrada Taaramae e Juul-Jensen.Nel gruppo dei capitani sale la paura per una fuga che potrebbe prendere un largo margine. A tirare oltre agli uomini della maglia Rosa anche la Deceuninck Quick Step). Nel gruppo inseguitori non c’è accordo e così sale a 1’23” il vantaggio di Taaramae e Jensen. Il gruppo dei capitani si sveglia tardi e riduce lo svantaggio a 5′. Ai – 15 km l’estone Taaramae ed il danese Jensen sono al comando con 1’25” su un gruppetto composto da Alessandro De Marchi (Israel StartUp Nation), Louis Vervaeke (Alpecin Fenix), Joe Dombrowski (UAE Emirates), Attila Valter (Groupama FDJ), Nicolas Edet (Cofidis), Pieter Serry (Deceuninck QuickStep), Jan Tratnik (Bahrain Victorious), Nelson Oliveira (Movistar), Filippo Zana (Bardiani Csf Faizanè), Jacopo Mosca (Trek Segafredo) Marton Dina e Francesco Gavazzi (Eolo Kometa). La Bahrain di Landa dietro prende il comando e comincia a mulinare.Nel gruppo dei capitani sale la paura per una fuga che potrebbe prendere un largo margine. A tirare oltre agli uomini della maglia Rosa anche la Deceuninck Quick Step. Nel gruppo inseguitori non c’è accordo e così sale a 1’23” il vantaggio di Taaramae e Jensen. Il gruppo dei capitani si sveglia tardi e riduce lo svantaggio a 5′. Ai – 15 km L’estone Taaramae ed il danese Jensen sono al comando con 1’25” su un gruppetto composto da Alessandro De Marchi (Israel StartUp Nation), Louis Vervaeke (Alpecin Fenix), Joe Dombrowski (UAE Emirates), Attila Valter (Groupama FDJ), Nicolas Edet (Cofidis), Pieter Serry (Deceuninck QuickStep), Jan Tratnik (Bahrain Victorious), Nelson Oliveira (Movistar), Filippo Zana (Bardiani Csf Faizanè), Jacopo Mosca (Trek Segafredo) Marton Dina e Francesco Gavazzi (Eolo Kometa). La Bahrain di Landa dietro prende il comando e comunica a mulinare.Dietro ai due fuggitivi c’è fermento: De Marchi si porta a 32″ dalla coppia di testa. Solo Dombrowski gli rimane a ruota quando mancano 5 km all’arrivo. Ulisse e Almeyda si staccano, mentre Ciccone esce dal gruppo e s’invola.

Ai -3km Dombrowski raggiunge i fuggitivi punta dritto al traguardo e passa primo al GPM. Dietro si scatena l’inferno. Ciccone è raggiunto da Landa, e successivamente da Vlasov e Bernal. Restano leggermente attardati Nibali ed Evenepoel che non rispondono. Nel finale è Drombrowsky ad involarsi e vincere la tappa. Alessandro De Marchi si danna l’anima per arrivare quanto prima al traguardo e indossare la rosa. E il “Rosso di Buia” ci riesce. E poi…. E poi spunta la Freccia Rossa di Ficarazzi, Filippo Fiorelli, terzo. Non è un sogno è tutto vero. E siamo solo alla quarta tappa. Incrociamo le dita.

I numeri finali.

Dunque vittoria di Dombrowski che ha preceduto di 13″ De Marchi, a 27″ Filippo Fiorelli a 29″ Vervaeke e Tratnik, a 44″ Valter, a 49″ Edet, a 57″

Alessandro De Marchi veste la maglia rosa con 22″ di vantaggio su Dombrowski. A 42″ Vervaeke. Poi a 48″ Oliveira, a 1′ Valter, a 1’15” su Edet. Tra i leader occhio a Vlasov a 1’24”, Evenepoel a 1’28”, Bernal a 1’39”, L’Aquila degli iblei, Damiano Caruso a 1’43”, Formolo a 1’44” a 1’49” Landa e Yates, a 1’51” Moscon, a 1’56” Ciccone, a 2’03” Bardet, a 2’05” Pozzovivo a 2’12” per Bilbao, a 2’15” per Nibali