Sicilia in Gravel, Floristella Camp un itinerario dal fascino unico

di Redazione

Percorrendo questo itinerario si scopriranno le remote meraviglie dell’entroterra siciliano, dove si potranno ammirare i campi agricoli coltivati a perdita d’occhio, solcando strade bianche e provinciali quasi del tutto deserte, guadando piccoli fiumi e pedalando lungo un’antica ferrovia abbandonata. Si potrà scoprire tutta la bellezza del parco minerario di Floristella vicino Valguarnera Caropepe e le spinose coltivazioni di Fichi d’India di San Cono.

Il viaggio prende il nome dal parco di Floristella nella provincia di Enna in cui i ragazzi di Mondello si sono accampati per la loro seconda notte.

Il parco minerario di Floristella e Grottacalda è un grande esempio di archeologia industriale gestito dall’omonimo ente parco, la sua attività estrattiva cominciò nella prima metà dell’ottocento ed oggi è uno spettacolo a cielo aperto tutto da ammirare grazie al Palazzo Pennisi, la residenza del padrone delle miniere, e alle strutture ancora visibili ed in buono stato di conservazione.

“In questo punto accampandosi per il bivacco notturno è possibile ammirare l’Etna e soprattutto innamorarsene osservando il vulcano all’alba quando il sole, in base al periodo, sorge proprio da dietro il cratere principale, in questa occasione “A Muntagna” la sera prima ci ha addirittura regalato una potente e spettacolare eruzione.”

Salite impegnative sia su sterrato che su asfalto soprattutto durante la prima e la terza tappa richiedono un buon allenamento di forza e resistenza, le biciclette appesantite dai bagagli diventano davvero dure da spingere ma la meraviglia che è rimasta negli occhi ripaga tutta la fatica.

Abbiamo scoperto la bellissima ferrovia abbandonata Dittaino-Leonforte che fu una linea a cremagliera inaugurata nel 1918 e serviva ai minatori pendolari che si recavano a Floristella per lavoro.”

Highlights:

  • Nella prima tappa prima del fiume Imera la traccia passa attraverso dei campi di grano e dopo il fiume si perde in una strada abbandonata piena di vegetazione bisogna avere fiducia nel GPS.
  • La seconda tappa è la più abbordabile in termini di impegno fisico, prenditi tutto il tempo che ti serve per goderti il viaggio.
  • La terza ed ultima tappa prevede lunghe salite, poca ombra e pochi punti acqua, bisogna attrezzarsi per bene e sfruttare tutte le occasioni di ristoro, attrezzarsi inoltre di luci per le gallerie.
  • La domenica nei paesi dell’entroterra siciliano è molto difficile trovare un’attività commerciale aperta.

Durata: 3 giorni

Km: 260

Dislivello: 5.200 +

Livello: Molto Impegnativo

Periodo: Primavera e Autunno

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