Mobilità sostenibile, obbligo di casco e assicurazione per i monopattini

di Redazione

Approda in Senato il disegno di legge “Disposizioni in materia di sicurezza e di circolazione stradale dei monopattini a propulsione prevalentemente elettrica”, che intende regolamentare l’utilizzo dei monopattini nelle città. Primo punto riguarda l’assicurazione, che diventerà obbligatoria, sia per i privati che  per le società di sharing. Obbligo di casco e giubbotto o bretelle retroriflettenti ad alta visibilità. Regole più severe, per chi ha tra i 14 e i 18 anni, che riguardano l’utilizzo su strada limitatamente in aree pedonali e ad una velocità non superiore ai 6 km/h o, in alternativa, su piste ciclabili ad una velocità non superiore a 12 km/h.  Per loro anche Il divieto di utilizzare monopattini elettrici privi di un apposito regolatore di velocità settato con i predetti limiti.

Vietata la sosta sui marciapiedi o in altre aree di circolazione stradale o in aree pedonali, con obbligo per i Comuni di “individuare – come cita il testo del disegno di legge – entro centoventi giorni dalla data di entrata in vigore della legge, gli appositi spazi riservati alla sosta dei monopattini elettrici contraddistinti da apposita segnaletica. Ai monopattini elettrici è comunque consentita la sosta negli stalli riservati a ciclomotori e a motoveicoli”

Per quanto riguarda le sanzioni: “conducenti di monopattini elettrici che guidino dopo aver assunto bevande alcoliche e sotto l’influenza di queste sono puniti con la sanzione amministrativa da euro 168 ad euro 678, qualora sia stato accertato un valore corrispondente ad un tasso alcolemico compreso tra 0 e 0,5 grammi per litro (g/l). E se i conducenti, in questo stato provocano un incidente, le sanzioni sono raddoppiate. E se invece i conducenti di monopattini elettrici guidano dopo aver assunto sostanze stupefacenti o psicotrope sono puniti con l’ammenda da euro 1.500 ad euro 6.000 e l’arresto da sei mesi ad un anno”

Si attende ora capire quando verrà calendarizzato l’avvio della discussione di questo disegno di legge voluto  dai senatori del Partito democratico Gianni Pittella, Vincenzo D’Arienzo, Paola Boldrini, Luciano D’Alfonso, Valeria Fedeli, Andrea Ferrazzi, Francesco Giacobbe, Vanna Iori, Mauro Laus, Daniele Manca, Tatjana Rojc, Dario Stefano, Mino Taricco e Valeria Valente.