“Non è impianto storico”, niente fondi da Roma all’Ippodromo di Palermo

di Pietro Minardi

L’Ippodromo di Palermo ha avuto un ridimensionamento delle giornate di gara e non riceverà più i sussidi dal Ministero delle Politiche Agricole. A segnalarlo è l’Amministrazione del capoluogo siciliano, attraverso un comunicato stampa. Un importante impianto che sta soffrendo da un lato gli effetti della pandemia, dall’altro quelli di una complicata burocrazia statale.

La Favorita” di Palermo, struttura gestita dalla società toscana Sipet, era tornato ad essere punto di riferimento per gli appassionati del trotto. Ma questo colpo d’arresto potrebbe pesare moltissimo. Gli uffici di Roma considerano l’impianto come una struttura di nuova apertura. E pertanto, non vengono presi in considerazione i requisiti risalenti a prima del 2018 e che darebbero diritto alla struttura di avere i sussidi per l’anno in corso. I dettagli della vicenda sono ben noti al Ministero competente.

L’APPELLO DEL SINDACO ORLANDO PER L’IPPODROMO

E quindi il sindaco di Palermo Leoluca Orlando ha deciso di lanciare un appello. “L’ippodromo di Palermo è un luogo storico che appartiene a tutta la cittadinanza e non può rimanere ostaggio di incertezze e di ritardi che ne rallentano il processo di riqualificazione dopo quasi quattro anni di chiusura a seguito di un’interdittiva antimafia. Considero preoccupante la scelta del Ministero delle Politiche Agricole di tagliare le sovvenzioni del 2021 e ridimensionare le giornate di corsa. Per questa ragione chiedo che il governo presti attenzione e s’impegni attivamente nelle forme e modalità possibili per consentire alla città di avere un ippodromo capace di tornare a splendere ed essere un punto di riferimento per gli amanti di questo sport“.