Nuoto, riflessioni di una giovanissima atleta Siciliana

di Redazione

“Ed è record del mondo per questo atleta!”

Vabbè lui è lui, è un fenomeno, era scontato che vincesse…”

Non è vero. Il talento si guadagna se si sceglie di averlo.

Ma solo con il talento non si può andare tanto lontano, servono testa e cuore. La testa di un atleta è determinata, piena di obiettivi e ogni atleta ha una mente diversa. I Campioni che ci sono stati, quelli che ci sono e quelli futuri hanno sudato e sudano per scovare il talento e allenarlo, se il talento non viene allenato al massimo sempre e comunque e non viene desiderato si spegne, ecco perché serve la testa, e non serve mica solo a questo: prima di ogni tipo di competizione, ad esempio, entrano in gioco le emozioni, e il campione è quello che le vince. La gara dipende solo dagli allenamenti, l’allenamento è la gara, in gara i campioni sanno godersi ogni salto, ogni passo, ogni tiro, ogni mossa, ogni bracciata e fanno quello che hanno sempre fatto: saltare, correre ,ballare, nuotare…

Questi sono i campioni. Solo loro sanno quanta Passione ci voglia e che significhi vivere tutti i momenti della vita da atleta. Tutti possiamo essere campioni. Campioni che non hanno paura di piangere davanti al mondo o che trattengono le lacrime, campioni coraggiosi o no, campioni che gareggiano con amore o con cattiveria. Campioni che rispettano gli avversari, che non danno mai niente per scontato, che si rialzano dopo le cadute e che non si lasciano sconfiggere dalle sconfitte.

Chiedete a Simona Quadarella che si è presentata ai Giochi di Tokyo pur sapendo di non essere in gran forma per via di una precedente malattia e ci ha provato fino alla fine, che significhi vivere da campioni. Ma prima chiedetelo a voi stessi.

Chiedete a Federica Pellegrini che nei momenti bui della sua lunga carriera ha continuato quando sembrava finita e alla fine è arrivata alla quinta finale olimpica, qual è la testa di un campione. Ma prima chiedetelo a voi stessi.

Chiedete ad una nuotatrice inglese che nuota nonostante l’allergia al cloro, cosa significhi la parola “passione”, o a Margherita Panziera che è rimasta sempre lì a nuotare fino ad arrivare al primato italiano, come Francesca Fangio. Ma prima chiedetelo a voi stessi.

Chiedete a Martina Carraro o a Elena Di Liddo che sono sempre col sorriso che significa godersi ogni bracciata. Ma prima sperimentatelo voi stessi.

Ho citato alcune campionesse del nuoto, potrei continuare all’infinito.

Benedetta Giliberto

Nuoto-atleta, esordiente A