Passione Running| Natura, storia, cultura: la Magna via Francigena
di Pietro MinardiAmbiente e Territorio04 Agosto 2021 - 10:00
Lettori di SportWebSicilia, benvenuti al sesto appuntamento con Passione Running, rubrica dedicata agli appassionati della corsa e di tutte le sue declinazioni.
Oggi parliamo di uno dei percorsi storico-culturali più antichi della Sicilia, ovvero la Magna via Francigena. Un percorso nato storicamente in età Normanna, ma progressivamente caduto in disuso. Oggi è stato recuperato come percorso per pellegrinaggi e trail running. Una strada lunga 184,4 km che attraversa oltre 20 Comuni, fra strade asfaltate, sterrate e veri e propri fondi di campagna.
Ma, per descriverne al meglio le caratteristiche, abbiamo deciso di parlarne con una persona che l’ha percorsa in tutta la sua lunghezza, Giorgio Piazza. Il ragazzo, originario di Castronovo di Sicilia, ha attraversato tutte e nove le tappe della strada (Palermo-Santa Cristina Gela; Santa Cristina Gela-Piana degli Albanesi; Corleone-Prizzi; Prizzi-Castronovo di Sicilia; Cammarata-San Giovanni Gemini o Santo Stefano Quisquina; Sutera-Racalmuto/Grotte; Racalmuto/Grotte-Ioppolo; Ioppolo-Agrigento).
IL PERCORSO DI GIORGIO
“Ho corso ma ho anche camminato per alcuni tratti. Questo percorso l’ho sempre voluto fare da quando fu finanziata la mappatura, nel periodo in cui ero assessore al Comune di Castronovo di Sicilia. Ho sempre accolto i pellegrini ma non l’avevo mai percorsa, percorrerla per me era un obbligo ed era mia intenzione provarci lo scorso anno ma non è stato possibile a causa delle limitazioni covid-19“.
“Camminare ti permette di vedere tante cose in diversi territori che la frenesia delle nostre vite non ci permette di conoscere. Passare attraverso i 20 comuni lungo la Magna via Francigena ti fa capire davvero la morfologia del nostro territorio. Da Palermo ad Agrigento attraversi da Nord a Sud la nostra Isola, il che ti permette di capirne le sfaccettature. Si passa dal giallo oro dei campi al verde del cuore dei Monti Sicani“.
LE DIFFICOLTA’ DELLA MAGNA VIA FRANCIGENA
“Il percorso si divide in urbani, partendo dalla Cattedrale di Palermo, per poi lentamente passare ai percorsi sterrati e ai campi incolti. Le salite sono molto ripide, a differenza di altre tipologie di percorso simile, però è meno monotona ed ha una spazialità di vedute che vale il “prezzo” del biglietto. Una visione a 360 gradi su tutta la Sicilia. Sutera e Prizzi sono il massimo da questo punto di vista, e poi, se il cielo è limpido, si riesce a vedere l’Etna.
Si consiglia quindi, soprattutto nelle giornate di caldo, di attrezzarsi adeguatamente e di idratarsi in maniera adeguata. Fondamentale un kit di pronto soccorso, visto i percorsi arcigni che offre l’area. D’obbligo macchina fotografica o telefonino per immortalare i meravigliosi paesaggi agresti siciliani.