Sono stati giorni intensi, quelli in casa Catania, che hanno portato alla chiusura della finestra estiva di calciomercato. L’opera di ringiovanimento messa in piedi da Pellegrino, ha visto nelle ultime ore movimenti in entrata e in uscita. A lasciare le pendici dell’Etna sono stati gli esperti Giosa e Reginaldo ( accasatosi al Picerno). Per entrambi risoluzione consensuale del contratto. Un’operazione chiara da parte della società etnea, che si è liberata di due ingaggi pesanti di due classe ’83. L’ultimo giorno di mercato, invece, ha portato in dote due volti nuovi a disposizione di Baldini. Si tratta di Luca Moro e Kevin Biondi. Il primo è un giovane centravanti, classe 2001, cresciuto nelle giovanili del Padova e l’anno scorso in forza alla Spal. Il secondo è un gradito ritorno, a titolo temporaneo, dopo l’esperienza con la maglia del Pordenone. Kevin, formatosi calcisticamente e umanamente nel Calcio Catania, ha già collezionato 52 presenze e 6 reti in prima squadra. Una scelta voluta fortemente dal ragazzo, tornato a casa e pronto ad una nuova avventura con l’Elefante. Biondi, però, potrebbe non essere l’ultimo colpo in entrata. La società rossazzurra, infatti, dopo la partenza di Giosa, è alla ricerca di un difensore centrale nel mercato svincolati. Il nome più caldo delle ultime ore è quello di Paolo Ropolo, classe ’93, ex Pontedera. Un profilo necessario per completare l’organico a disposizione di Baldini. Nella giornata di ieri grandi novità anche nell’organigramma societario. Rinnovato il CdA della Sigi, con l’avvocato Ferraù che lascia il posto di Presidente a Giovanni Nicolosi. Sistemate le questioni societarie è tempo di pensare al campo e riscattare la brutta sconfitta di Monopoli. La squadra è al lavoro a Torre del Grifo per preparare la sfida di sabato sera contro la Fidelis Andria. Gara che rappresenterà il debutto casalingo al Massimino. Nei giorni scorsi il club etneo ha lanciato la campagna abbonamenti, con la speranza che il pubblico sostenga la squadra, anche in un’annata che si prospetta più complicata del previsto.