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Ciclismo Giovanile: Sicilia sesta in Coppa Italia. Movimento in crescita

Cinque prove che si svolgono da aprile a settembre, squadre composte da 6 atleti che si danno battaglia nel Cross Country. Insieme a Gerlando ScrofaniTecnico Regionale Fuoristrada, analizziamo il sesto posto finale della Sicilia impegnata nella Coppa Italia Giovanile.

La Coppa Italia Giovanile è la manifestazione più importante del nostro paese per quanto riguarda il Cross Country con gare che solitamente si svolgono su percorsi misti ondulati, con discese tecniche, strade forestali, sentieri rocciosi e ostacoli artificiali, dalla lunghezza che può variare tra i 4 e i 6 km; nel 1996 è diventata disciplina olimpica e successivamente ha avuto il riconoscimento da parte dell’UCI che dal 2003 ha istituito il campionato mondiale.

“Il sesto posto della Sicilia – Gerlando Scrofani – è un risultato dal grande valore; se guardiamo la classifica ci siamo piazzati davanti a regioni che storicamente ci hanno sempre preceduto. Tutto questo è frutto di una grande attenzione che il Comitato Regionale ha posto sul movimento giovanile; il grande lavoro svolto dalle scuole di ciclismo siciliane comincia a dare i primi frutti.”

Un format, quello della Coppa Italia, che prevedeva 5 prove, da aprile a settembre, con l’impiego dei migliori giovani del territorio, in particolare 2 esordienti, 2 allievi e 2 donne; grazie alla sinergia tra comitato e squadre siciliane la manifestazione ha fatto tappa in Sicilia ad Agrigento dopo ben 10 anni d’assenza.

“Il movimento siciliano è in forte crescita – conclude il Tecnico Regionale – grazie soprattutto all’impegno profuso da tutti i soggetti coinvolti nel progetto (Comitato Regionale, Asd affiliate e Scuole di Ciclismo); un passaggio fondamentale che non era per nulla scontato viste le difficoltà del passato. Abbiamo adottato una strategia comune per alzare il livello tecnico dei nostri ragazzi come si evince dalla classifica finale che pone il nostro movimento come più importante dalla Toscana in giù; per la crescita dei nostri ragazzi è importante il confronto agonistico oltre lo Stretto”.

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Published by
Giuseppe Ortale