Ninni Vaccarella è morto, simbolo e storia dell’automobilismo siciliano e nel mondo

di Redazione

Ninni Vaccarella si è spento questa mattina, all’età di 88 anni, presso l’ospedale Civico di Palermo dov’era ricoverato per altre patologie. A darne la notizia il figlio Giovanni. Vaccarella, pilota di Ferrari ed Alfa Romeo, ha rappresentato la storia dell’automobilismo siciliano ed era conosciuto in tutto il mondo. Simbolo della Targa Florio, che ha vinto per tre edizioni, era famoso per le gare di Endurance.

Soprannominato il “Preside volante” con la  Ferrari ottenne il secondo posto insieme a Scarfiotti nella 12 ore di Sebring, la vittoria della 1000 km del Nürburgring (sempre con Scarfiotti) il 31 maggio del 1964 e della 24 Ore di Le Mans (con Jean Guichet) il 20, 21 e 22 giugno dello stesso anno con la Ferrari 275 P e passerà poi all’Alfa Romeo. In Formula 1 disputò quattro gran premi in tre diversi campionati: il GP d’Italia del 1961, 1962 e 1965 rispettivamente con le scuderie De Tomaso, Lotus e Ferrari, ed il GP di Germania del 1962 con la scuderia Porsche.

Vinse la Targa Florio tre volte, nel 1965 in coppia con Lorenzo Bandini, (Ferrari 275 P), nel 1971 con Toine Hezemans (Alfa Romeo 33/3 Sport Prototipo) e nel 1975 con Arturo Merzario (Alfa Romeo 33TT12 spyder) nella sua ultima gara da pilota