Giro d’Italia 2022: Peter Sagan soddisfatto delle sei tappe di media montagna

di Giuseppe Ortale

Dopo aver svelato le sette tappe riservate alle ruote veloci, con l’inserimento della Catania – MessinaRCS Sport ha da poco svelato altre sei frazioni definite di “Media Montagna” dell’edizione 105 del Giro d’Italia (2.UWT).

Soddisfatto il tre volte campione del mondo Peter Sagan, vincitore di due tappe nelle ultime due edizioni e della maglia ciclamino come leader della classifica a punti: “Sono sei tappe molto interessanti perché aperte a più soluzioni, fughe da lontano, attacchi nel finale o volate ristrette. Sicuramente saranno frazioni importanti per la Classifica a Punti della Maglia Ciclamino ma qualora dovessero muoversi gli uomini di classifica potrebbero diventare importanti anche per la generale. Proprio su una tappa mossa come queste ho ottenuto il mio primo successo al Giro d’Italia 2020: questi percorsi mi piacciono molto e sono adatti alle mie caratteristiche.”

LE TAPPE

  • Diamante – Potenza (198 km, 4490 metri di dislivello)
  • Napoli – Napoli (149 km, 2130 metri di dislivello)
  • Pescara – Jesi (194 km, 1730 metri di dislivello)
  • Parma – Genova (186 km, 2840 metri di dislivello)
  • Santena – Torino (153 km, 3470 metri di dislivello)
  • Marano Lagunare – Santuario di Castelmonte (178 km, 3230 metri di dislivello)

Particolare attenzione per tre frazioni molto interessanti: quella di Potenza è una tappa molto mossa attraverso le montagne calabro-lucane con un dislivello complessivo degno di una tappa Dolomitica. L’avvio lungo il mare costituisce l’unica parte pianeggiante o quasi. Dopo Maratea la sequenza di asperità, più o meno impegnative, è ininterrotta. Si scala il passo della Colla che porta a Lauria dove si affronta il Monte Sirino, vecchia conoscenza del Giro che lo ritrova dopo 23 anni. Dopo l’attraversamento di Viggiano si scala la Montagna grande di Viggiano, salita inedita molto impegnativa per giungere a Potenza dopo l’ultima salita della Sellata.

La frazione con arrivo a Torino dal corto chilometraggio ma molto intensa senza un momento di respiro. Il dislivello complessivo se rapportato ai chilometri percorsi è quello di un tappone alpino. I primi dieci chilometri pianeggianti da Santena fino a Chieri sono gli unici senza salita o discesa. Si percorre infatti per due volte e mezza un circuito che prevede la salita al Colle della Maddalena e dopo Moncalieri lo strappo di Santa Brigida. Si passa sulla linea del traguardo alla Gran Madre e si scala la salita di Superga per giungere nuovamente ai piedi della Maddalena e ricominciare. Nel complesso si scaleranno due volte Superga e tre volte a Maddalena e Santa Brigida per un finale molto intenso.

Infine la tappa con arrivo al Santuario di Castelmonte con partenza da Marano Lagunare per risalire tutta la bassa fino alle colline moreniche udinesi tra Fagagna e Majano. Attraversata Buja si raggiungono le prealpi  giulie con le Grotte di Villanova seguite dal Passo di Tanamea. Ingresso in Slovenia dal valico di Uccea che porta direttamente a Kobarid (notissima in Italia con il nome di Caporetto). Inizia lì una delle salite inedite del Giro 2022: il Monte Kolovrat, 10 km praticamente al 10% (la pendenza si abbassa per un piccolo pianerottolo a metà salita). Lungo falsopiano a scendere per il rientro in Italia e da Cividale del Friuli si attacca la salita che porta al Santuario di Castelmonte che sovrasta il cividalese da quasi 1000 anni.

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