Renato Adamo, il campione paralimpico di Salemi
di Elio Natale CoppolaIn evidenza19 Novembre 2021 - 22:09
Oggi vi presentiamo un atleta che realmente porta il titolo di campione, stiamo parlando di Renato Adamo. Podista trapanese, classe ’68 che da 9 anni corre nella categoria paralimpica T45. Lui è il detentore di ben 10 titoli italiani paralimpici e di 3 medaglie d’oro vinte nel 2020 a Jesolo (5000 e 10000 m) e Barletta (21 km). Tra gli ultimi titoli vinti c’è il campionato italiano paralimpico di mezza maratona tenutosi a Palermo il 17 Ottobre; dove l’atleta ha chiuso i 21 km in 1:42:37.
L’amore tra Renato e la corsa è nato nel 2012, grazie alla spinta della moglie e compagna di vita Santina Abate, anche lei podista. «C’è voluto un anno per convincerlo a correre insieme a me, nella Podistica Salemitana, e adesso non si ferma più. – esordisce Santina – Dopo un’interminabile trafila buracratica, nel 2012, sono riuscita a farlo inserire tra i paralimpici, visto che correva e gareggiava con i normodotati. Per fare ciò, Renato si è dovuto iscrivere alla Parco Sport di Altofonte. Questo perchè una società per partecipare alle manifestazioni paralimpiche deve avere almeno due atleti paralimpici iscritti, ma a Salemi c’è solo mio marito».
Per quanto riguarda la specialità di corsa preferita dal podista salemitano, Santina ci confessa: «Tendenzialmente Renato predilige la lunga distanza, quindi maratona/mezza maratona o i 5000/10000 in pista. A Siracusa, lo scorso Settembre, però ha voluto provare i 200 ed i 400. Anche qui si è portato a casa entrambi i titoli nazionali con i tempi di 31.30 e 1:08.70. Quindi siamo aperti ad ogni soluzione. Prossimo appuntamento a Trappeto il 12 Dicembre».
Ma, ovviamente, non è tutto rose e fiori: «Purtroppo l’organizzazione in Sicilia lascia a desiderare, per esempio mio marito non è seguito da un allenatore e non ha nemmeno un tutor per le gare. Quando posso faccio io da tutor ma non è questo il modo corretto di procedere. A Siracusa i giudici gli hanno fatto i complimenti e sono rimasti a bocca aperta quando hanno saputo che non è seguito da alcun allenatore; ormai ha il cronometro incorporato. Ma correre è la nostra passione e fino a quando potremo lo faremo» così Santina.
Lo stesso viene confermato dalle parole dell’addetto stampa della Podistica Salemitana, Francesco Palemo: «Renato e Santina hanno la corsa nel sangue. La pandemia ha portato ad un drastico calo nei partecipanti ma loro non hanno saltato una gara. Sono il classico esempio che per superare le difficoltà bisogna tenersi impegnati mentalmente e fisicamente. Sono loro le nostre punte di diamante e ne siamo orgogliosi».
Infine, Santina ha voluto dedicare un pensiero a tutti coloro hanno vissuto o stanno vivendo delle situazioni complicate: «La corsa ha riportato il sorriso a mio marito e questo mi riempie di gioia. A 54 anni, vederlo felice al termine di ogni gara è un’emozione unica che solo chi ne ha passate tante nella vita può provare. Purtroppo dopo l’incidente del ’96, dove Renato ha perso entrambe le mani, ci siamo ritrovati da soli con una figlia piccola. Gli anni non sono stati facili per noi, anche da parte delle istituizioni non c’è stato molto interesse. Ho dovuto battagliare per far avere a mio marito ciò che gli spettava; ma almeno c’era l’amore che ci ha fatto essere uno l’ancora di salvezza dell’altro. Noi speriamo di essere d’esempio non solo per i portatori di handicap, che devono realizzare che la vita non finisce di fronte a tali problemi; ma anche per tutte le coppie, perchè sento di tante persone che alla prima difficoltà ricorrono alla separazione ma bisogna farsi forza e se il sentimento è vero si può superare tutto».
Per le foto ringraziamo Francesco Palermo per la preziosa collaborazione