Mondiali di Nuoto, Alberto Razzetti il nome nuovo del nuoto Italiano

di Marco Mattia Conti

Il nome nuovo del nuoto italiano è quello di Alberto Razzetti, ligure alla corte di Stefano Franceschi a Livorno, è stato un buon talento in età giovanile, under 18, poi tanto lavoro per emergere ed infine la svolta, prima ai Campionato Europeo con la vittoria nei 200 farfalla sull’alieno Milak, che in vasca corta non è così performante come in lunga, poi ieri la vittoria e consacrazione finale con la vittoria al Mondiale di Abu Dhabi.

Nuota e vince in 1’49″06, sbriciolato il record italiano, già suo a 1’50″26 e fatto alla ISL, in mattinata aveva fatto le batterie anche dei 200 misti, altri come lui qualificati nel 200 farfalla, avevano rinunciato, lui no, fa le batterie, entra in finale e poi arriva terzo con 1’51″46, anche qui al record italiano: apoteosi.

Campione a 22 anni, umile, gentile, mai fuori luogo, dopo la vittoria nel 200 farfalla, ha chiesto scusa a tutte le televisioni che volevano intervistarlo, doveva fare la premiazione e subito dopo la finale dei 200 misti, poi è passato da tutti, chiedendo ancora scusa, e si è concesso ai giornalisti con toni pacati e modi gentili in perfetto inglese: applausi.

Ricordiamo anche la medaglia d’argento dietro la solita Russia, campione olimpica, che ci supera a pochi metri dall’arrivo con la migliore prestazione di tutto il lotto degli atleti, 45″53 contro l’onesto 45″80 di Zazzeri; ma ci lasciamo dietro l’USA, che forse ha snobbato un po troppo questo appuntamento, ma sono problemi loro.

Molti si sono chiesti cosa manca all’Italia per vincere; la risposta degli esperti è stata: niente, forse una partenza più spinta del gigante Miressi con un normale 46″12, per lui, bene sia Ceccon 45″73, che Deplano a 45″86, forse uno Zazzeri in versione europei sarebbe stato determinante, ma siamo comunque sempre lì, tra i migliori…

foto G. Perottino / DBM