Il pluricampione Supermarecross, Antonio Mancuso, aggiunge un’altra lucente gemma alla sua già sfavillante carriera. Infatti, lo scorso 27 Febbraio, il pilota messinese è stato il primo siciliano a partecipare all’Enduropale du Touquet Pas-de-Calais. Oltre a questo, è stato anche il primo degli italiani a tagliare il traguardo conquistando la 45ª posizione con il pettorale n° 1045.
Come avevamo anticipato al momento dell’iscrizione del pilota alla gara francese, l’Enduropale è la la più grande corsa di moto sulla sabbia al mondo. Circa 1250 erano i partecipanti a questa edizione che è stata spostata di un mese rispetto alla programmazione originale. I piloti sono stati suddivisi in due gruppi da circa 600. Il primo gruppo parte 40 secondi prima dell’altro e, per quanto la partenza conti poco in competizioni così lunghe, Antonio si è immediatamente ritrovato in quello che lui ha definito a moto.it un inferno di sabbia; a questo si aggiunge l’iconicorettilineo di 6 km che sembra non finire mai. Ma, nonostante, tutte le difficoltà il pilota messinese non si è fatto abbattere ed ha concluso la corsa in grande stile.
Ciao Antonio, che emozioni ti porti a casa dall’Enduropale? «È stata un’esperienza veramente incredibile. Siamo partiti con l’idea di goderci l’esperienza e divertirci invece è venuta fuori una grande gara dove ho capito di essere ancora veloce nonostante l’età. È stata un’occasione anche di crescita per il team visto che era la nostra prima volta ad un evento di questa caratura. Abbiamo avuto l’occasione di confrontarci con diverse realtà, abbiamo raccolto tanti dati che ci permetteranno di arrivare più preparati l’anno prossimo».
Quindi l’idea del ritiro l’hai accantonata? «Questa gara mi ha trasmesso una voglia incredibile di correre. Smettere non è mai una scelta semplice e dall’anca stanno arrivando segnali incoraggianti. Ovviamente monitoreremo la situazione ma punto a partecipare di nuovo l’anno prossimo e magari entrare nei primi 30».
Come è stato affrontare una traversata dalla Sicilia alla Normandia? «Organizzare questo tipo di trasferta non è per nulla semplice, è stato un mese molto duro ed intenso. Bisogna calcolare tutto, albeghi, cambi, trasporti. Come se non bastasse questo, dopo la vittoria a Maccarese la mia moto non è più ripartita. Appena arrivati in Francia abbiamo lavorato tutta la notte, nel parcheggio dell’hotel, per riportare nella KTM 450, che ci ha prestato Celestini, tutte le caratteristiche della mia moto».
So che hai una dedica speciale per questa gara: «Si, non ero da solo in moto. Con me c’era Enzo (Lombardo, scomparso lo scorso 6 Febbraio) che rientra, senza dubbio, nella lista di coloro a cui dedico la corsa. Era un grande amico e tifoso. Stavamo preparando il Touquet insieme, lui avrebbe voluto partecipare nelle moto d’epoca. E se non ci fosse riuscito sarebbe venuto ugualmente a fare il tifo».
«Infine, voglio ringraziare i ragazzi del MC Valle del Belice e M.R. School per il loro lavoro e professionalità grazie alle quali abbiamo superato tutte le difficoltà del caso. E un grazie va anche a Celestini che hanno subito messo a disposizione la moto».
Le foto sono tratte dal profilo Facebook di Antonio Mancuso che ringraziamo per la collaborazione e per la disponibilità.