Nuova avventura per il campione paralimpico Renato Adamo il quale, dopo i titoli italiani nella mezza maratona, 5000 e 10000 metri, si è cimentato anche nelle distanze più brevi. Nello specifico, lo scorso weekend (12 e 13 Marzo) ha preso parte al PalaIndoor di Ancona ai campionati italiani indoor, organizzati dalla A.S. Anthropos Civitanova Marche sotto l’egida della FISDIR (Federazione Italiana Sport Paralimpici degli Intellettivo Relazionali) e della FISPES.

Il podista ha corso sotto i colori della Parco Sport Altofonte ed ha ottenuto un doppio oro, prima negli 800 e poi nei 1500 metri, categoria T45. Il salemitano nella prima gara ha fermato il cronometro a 2:44.00 e nella seconda in 5:22.82. Abbiamo colto l’occasione per intervistare il nuovo campione italiano e chiedergli, anche, come è stato l’impatto con le gare al coperto.

Renato con le medaglie conquistate ad Ancona

Ciao Renato, come è andata ad Ancona? «Come mia prima esperienza con l’indoor direi che non c’è male. Mi sono divertito, ho corso tra tanti ragazzi ed ho dovuto cambiare il mio approccio. La pista è più corta rispetto a quella all’aperto e di conseguenza le curve sono più vicine e paraboliche. Quindi bisogna stare attenti a dove si mettono i piedi perchè è facile perdere l’equilibrio e cadere. Di conseguenza Ma, tutto sommato, pensavo fosse più complicato».

C’era Santina con te? Come è andata la trasferta verso il capoluogo marchigiano? «Si, Santina è sempre con me, d’altronde senza di lei io non potrei gareggiare. Siamo partiti venerdì da Palermo, in nave, direzione Napoli. Da qui abbiamo fatto cinque ore in autostrada per raggiungere Ancona e un’ora e mezza dopo il nostro arrivo siamo andati al palazzetto per gli 800m. Insieme a noi c’era anche Raffaele Di Maggio che ha gareggiato nei 60m categoria T20».

Che altre gare ti attendono? «Adesso aspettiamo i campionati di Jesolo ed i Master italiani che si dovrebbero svolgere tra Maggio e Giugno. Poi, aspetto anche l’ufficializzazione della mezza maratona che l’anno scorso si è disputata a Palermo».

Ringraziamo Santina e Renato per la collaborazione, la disponibilità e le foto