Milano – Sanremo (1.UWT), One Day Race: la prima “vera” di Matej Mohoric

di Giuseppe Ortale

Matej Mohoric (Bahrain – Victorious) vince la Milano – Sanremo (1.UWT) con una grandissima discesa del Poggio e gestendo il rientro di Anthony Turgis (TotalEnergies) e uno splendido Mathieu Van der Poel (Alpecin – Fenix) che al suo rientro alle corse chiude il podio di giornata.

Alla partenza dal Velodromo Vigorelli si registra il forfait di Robert Stannard (Alpecin – Fenix) e non tardano ad arrivare i primi attacchi e dopo appena 1000 metri si forma la fuga che caratterizza la giornata composta da: Yevgeniy GidichArtyom Zakharov (Astana Qazaqstan Team), Alessandro Tonelli (Bardiani CSF – Faizanè), Filippo Tagliani e Ricardo Alejandro Zurita (Drone Hopper – Androni Giocattoli), Samuele RiviDuego Pablo Sevilla (Eolo – Kometa Cycling Team) e Filippo Conca (Lotto Soudal).

Il gruppo lascia fare controllando la fuga che arriva ad avere un vantaggio massimo intorno ai 6 minuti e 30 secondi; una caduta in gruppo coinvolge senza conseguenze Sacha Modolo mentre il tedesco Roger Kluge è il primo atleta ad abbandonare la corsa. Superato il Passo del Turchino il gruppo lentamente, e in maniera chirurgica, inizia a recuperare il gap sulla testa della corsa.

Prima dei Capi caduta per un pezzo importante del treno della Quick – Step Alpha Vinyl Team Mikkel Frølich Honoré; la testa della corsa inizia il Capo Mele con un vantaggio inferiore a i 5 minuti. Il Capo Berta vede particolarmente attivi Rivi, Sevilla, Tonelli, Gidich e successivamente Conca che restano da soli ma vedono il loro vantaggio sul gruppo ridursi a 3’39”; dal plotone perde terreno Tom Pidcock (INEOS Grenadiers).

Nulla da fare per Conca che poco prima della Cipressa alza bandiera bianca per crampi mentre è molto sfortunato, e dice addio alla Sanremo, Peter Sagan (TotalEnergies) che ha un problema meccanico proprio nel momento in cui i suoi compagni di squadra tiravano la testa del plotone. La salita di Costa Raineri vede il grande lavoro di Jan Polanc e Davide Formolo (UAE Team Emirates) che mettono in crisi Fabio Jakobsen che perde contatto ma la selezione ha fatto male a 2/3 del gruppo mentre Tonelli e Rivi, a poco meno di due km dall’imbocco del Poggio, hanno una manciata di secondi su quello che resta del gruppo dei migliori.

Quattro gli attacchi sul Poggio da parte di Pogacar che non riesce a scrollarsi il resto del plotone; ci prova Søren Kragh Andersen (Team DSM) che riesce in qualche maniera a mettere in difficoltà tutti. In discesa entra in azione Mohoric che arriva sull’Aurelia con un vantaggio di circa 5″ sul gruppettino dei migliori ma il campione di Slovenia mantiene un vantaggio minimo e va vincere la sua prima classica monumento. Vincenzo Albanese è il primo degli azzurri chiudendo la gara in undicesima posizione.