Ciclismo Amatoriale e Cicloturismo: spazio alle Donne

di Ivan Bellanca

I dati di Strava non mentono: Daniela Cannone, la nostra portacolori, alla sua prima gara ufficiale assoluta, percorre gli oltre 43 chilometri del circuito di Napola (TP) a 35km/h di media, con un arrivo in salita che non l’ha per nulla scoraggiata. Anzi, Daniela, classe ’75 da Carlentini (SR), chilometro dopo chilometro costruisce la sua vittoria segnando al traguardo oltre 10 minuti di vantaggio sulla seconda classificata. Tempi e medie che nonostante un numero di giri inferiore rispetto alle categorie maschili, non la fanno affatto sfigurare anche al cospetto dei pari categoria uomini.

Daniela Cannone, al centro, con alcuni componenti del Team Corse SWS

Daniela, moglie e madre, che si innamora del ciclismo solo negli ultimi anni. Che con rigore ma anche e sempre col sorriso, sale in sella e condivide questa sua passione con l’affiatato gruppo di Lentini/Carlentini, entrato in orbita SWS appena lo scorso anno. Se le chiedi “come ti sei sentita?”, lei ti risponde: “benissimo! Mi sono diverta tanto!”. In poche parole lo spirito autentico di chi vive lo sport in modo sano e genuino, nonostante i sacrifici per farsi trovare sempre in condizione, sfidando strade, distanze e intemperie. E senza alcun timore reverenziale.

Daniela Schimmenti alla Randonnèe Mari & Monti di Castelvetrano

Daniela deve essere un insegnamento non solo per le donne che ancora sono poche, troppo poche in questo sport. Così come lo sono le altre ragazze, madri e compagne che in un freddo e uggioso week-end di fine marzo salgono in sella noncuranti anche di distanze e dislivelli, per il solo piacere di sfidare sé stessi in compagnia. Parliamo di Valeria Gioè e Daniela Schimmenti, le nostre paladine alla Mare & Monti di Casteveltrano, secondo appuntamento stagionale del Circuito regionale Randonnèe, Gran Brevetto dei Normanni. Rispettivamente nelle distanze di 200 e 130 km, Valeria e Daniela contribuiscono significativamente alla classifica a squadre, dopo la partecipazione delle amiche e compagne Elisabetta D’Anna, Angela Aulico, Adriana Risuglia e anche qui, Daniela Cannone, alla prima Rando stagionale svoltasi lo scorso 6 marzo a Villasmundo.

Valeria Gioè in un momento di sosta della lunga Mari & Monti di Castelvetrano

Le nostre ragazze SwS sono per tutti noi un esempio da seguire e valorizzare. Il ciclismo conta ancora, in proporzione, una quota femminile molto bassa, appena il 10% a livello nazionale, con un crollo soprattutto dopo la maggiore età (dati C.O.N.I. Istat 2017). Segno tangibile di una disciplina che comporta non solo sacrifici fisici ma soprattutto di tempo e costanza che spesso mal si sposano con gli impegni quotidiani.

In questo senso, siamo dell’opinione (riteniamo condivisa dai più) che il ciclismo femminile vada incoraggiato istituzionalmente, sia dalla Federazione che dagli Enti di Promozione, ma anche dalle stesse ASD, con programmi di incentivazione e coinvolgimento mirati. Una donna in bici è un simbolo ed un esempio da seguire che nella formazione giovanile può contribuire positivamente e in modo sostanziale per le campionesse di domani.