Damiano Ardagna porta la Polisportiva Marsala Doc all’UltraBalaton

di Elio Natale Coppola

Alisia Calderone non è stata l’unica siciliana a correre l’UltraBalaton. Infatti, a completare insieme a lei questa impresa, tra gli altri, c’era Damiano Ardagna. L’atleta della Polisportiva Marsala Doc è riuscito a terminare i 210 km del giro completo intorno al lago più grande dell’Europa centrale, il Balaton. Il podista lilibetano è uno dei pochi che è riuscito a concludere la massacrante gara ungherese che ha fermato oltre la metà dei partecipanti. Non si tratta del primo rappresentante della società di Filippo Struppa a prendere parte all’evento magiaro, visto che in passato anche Michele D’Errico ha fatto da portabandiera.

Prima di lasciare spazio alle parole di Damiano, vanno menzionati anche gli altri atleti azzurri che in gara nel fine settimana appena trascorso. Su una gara decisamente più breve, ma a velocità, per ovvie ragioni, molto più elevate, ha conquistato il podio Fabio Sammartano, terzo nella categoria SM45 negli 8 km del “Trofeo del Sol”; manifestazione svoltasi nel centro cittadino dell’Isola delle Femmine e inserita nel calendario ufficiale BioRace 2022. A Padova, sono andati in scena Thierry Maximilien Morgana e Cristian Ruzzarin. Il primo ha corso la maratona in un ottimo 3:23:43, mentre, il secondo si è “accontentato” della mezza.

“Esperienza indimenticabile. Ci sono volute un po’ di incoscienza e tanta determinazione”
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Damiana Ardagna sulle strade dell’UltraBalaton

“Con una buona dose di incoscienza, tanta determinazione – spiega Ardagna – e con appena tre mesi di adeguata preparazione, ho partecipato e giunto “Finisher” alla UltraBalaton 2022. Ho percorso tutta la costa, immerso nella natura, su una spettacolare pista ciclabile, passando per tanti caratteristici paesini e complessi turistici. A coprire la distanza di 210 km, c’erano partecipanti da tutto il mondo con appena nove italiani e soli due siciliani, io e la mia compagna di avventure Alisia Calderone; alla quale devo tanto per avermi aiutato e sostenuto durante una crisi giunta a circa 170 km. Alla partenza, ero circondato da atleti di grande spessore che mi hanno fatto sentire veramente piccolo. La corsa era caratterizzata dal tempo che stringeva sempre più all’aumentare dei chilometri. Uno stato di ansia durante la gara che ha costretto al ritiro oltre il 50% di partecipanti, appena 107 su 220. Questo evento mi ha portato ad un livello di stanchezza psico-fisica mai provata prima, alla fine sono riuscito a centrare l’obiettivo con 32 minuti di anticipo sul tempo gara. È stata un’esperienza indimenticabile, che credo non ripeterò. Almeno questa. Dopo la ‘9 Colli’, le 24h, la Milano-Sanremo e altre, questa è stata la più dura in assoluto”.

Ringraziamo la Polisportiva Marsala Doc ed il collega Antonio Pizzo per la collaborazione e le foto