Calcio a 5, Futsal Canicattì in A2. Marino: “Sin dal primo giorno c’era un’aria magica”

di Alessandro Calleri

Per il Futsal Canicattì è una festa senza fine. La vittoria del campionato di Serie B e l’approdo in A2 di calcio a 5 sono il meritato coronamento di una cavalcata esaltante. Un traguardo storico, centrato grazie alla forza di un gruppo con tanta voglia di stupire e superare i propri limiti. Il sogno si è realizzato e i protagonisti possono liberare la loro gioia.

Il centrale Giovanni Marino, dal 2020 a Canicattì, è tra gli uomini di maggiore esperienza in organico. Carisma, colpi e intelligenza tattica al servizio della formazione allenata da Giuseppe Castiglione. Che sapore ha questa promozione e qual è stato il segreto di una squadra che non era partita ad inizio stagione coi favori del pronostico? L’emozione del classe ‘89 è indescrivibile: <<Ha un sapore che non riesco a spiegare. Guardo ancora le immagini e come tutti faccio un po’ fatica a crederci, anche perché eravamo partiti in questo campionato con altri obiettivi. Il nostro segreto è stato senza dubbio lo spogliatoio. Sin dal primo giorno c’era un’aria magica, lo dicevo sempre al presidente, il quale ha avuto la furbizia di mettere insieme questi ragazzi, amici tra loro, che erano sparsi per tutta la Sicilia, portandoli a Canicattì. Non abbiamo mai avuto una lite o un problema interno, tutti pronti a sacrificarsi l’uno per l’altro>>.

Giovanni Marino, tra i pilastri del Futsal Canicattì (foto da Pagina Facebook Futsal Canicattì)

La matematica certezza della Serie A2 è arrivata sabato, con un turno d’anticipo, grazie al netto 11-4 inflitto all’Agriplus Acireale. I suoni ed i colori della grande festa andata in scena al “Saetta Livatino” resteranno per sempre impressi nella mente degli artefici di questo trionfo. <<C’era il palazzetto stracolmo – dice Marino – è stato emozionante entrare in campo e vederlo così pieno. Durante la stagione il pubblico ci ha sempre seguito in modo caloroso, ma quella di sabato penso sia stata una cornice indimenticabile. La partita l’abbiamo chiusa subito nel primo tempo (5-1) e già allora eravamo proiettati verso i festeggiamenti che aspettavamo da tanto>>.

Una promozione ottenuta grazie ad uno straordinario girone di ritorno. Il Futsal Canicattì, partito in sordina, ha inanellato vittorie su vittorie, superando e poi staccando in classifica Ecosistem Lamezia e Città di Palermo, le due principali rivali per il salto di categoria. Ed è stata soprattutto una la gara chiave, indicata da Marino: <<La partita della svolta è stata a Lamezia. Siamo andati a giocare in Calabria senza La Rosa squalificato, in più io ero infortunato come Toledo. Mancavano dunque tre pezzi importanti, ma siamo riusciti a strappare comunque un punto, nonostante loro meritassero qualcosa in più. Dopo quella partita ho iniziato a crederci, avendo vinto anche in casa col Città di Palermo lì abbiamo capito che eravamo vicini al traguardo>>.

L’esultanza durante la gara contro l’Acireale (foto da Pagina Facebook Futsal Canicattì)

Le dediche per questa promozione sono tante ed alcune davvero molto speciali: <<Sicuramente la dedico in primis al presidente Vincenzo Urso. Incontrarsi è stata una fortuna, scegliersi è stata una scommessa. Ci siamo incontrati per caso a Enna e mi ha convinto. Ora lo ringrazio per avermi fatto vivere questo sogno. Poi va dedicata allo staff, a cominciare dall’allenatore Giuseppe Castiglione e dal preparatore atletico Andrea Ginex, che nei momenti bui, ovvero nel periodo del mio infortunio durato un mese e mezzo, mi ha tirato su da terra e rimesso in campo. Scontato dedicarla anche ai miei genitori, ai familiari ed ai compagni di squadra>>.

La Serie A2, che si è finalmente tinta di biancorosso, sarà una realtà tutta da vivere tra qualche mese. Marino, però, vorrebbe fermare ancora un po’ il tempo e godersi le ultime fasi di una stagione già consegnata alla storia: <<Adesso c’è tanto entusiasmo, la nostra è una società in salute, che vuole fare ancora di più in vista della Serie A2. Intanto, però, pensiamo alla partita di sabato (in trasferta contro il Casali del Manco, ndr) per chiudere il campionato e poi alla festa. Il dopo mi mette ansia, so di poter perdere pezzi tra i compagni di squadra. Preferisco godermi quindi il momento>>.