Giro d’Italia, Stage 16: Salò – Aprica

di Giuseppe Ortale

Dopo la terza giornata di riposo il Giro d’Italia (2.UWT) entra nel vivo con la terza e ultima settimana di corsa che domani propone una frazione a cinque stelle, 202 km e più di 5000 metri di dislivello, con partenza da Salò e arrivo ad Aprica; si riparte dopo la vittoria a Cogne di Giulio Ciccone (Trek – Segafredo) e con Richard Carapaz (INEOS Grenadiers) in Maglia Rosa.

Dopo circa 30 km dalla partenza di Salò il gruppo si troverà difronte al prima asperità di giornata il Goletto di Cadino che misura 19,9 km al 6,2% con alcuni tratti in cui si supera la doppia cifra; si arriva a quasi 2000 metri di altitudine. Lunga discesa con il plotone che arriva a Breno dove la strada sale in maniera quasi impercettibile fino ad Edolo, traguardo volante, dove inizia il Passo del Mortirolo dal versante di Monno che per i primi 9000 metri ha una pendenza media del 7,9% ma gli ultimi 3 km sono quelli più duri con la strada che si ristringe notevolmente e una pendenza media del 9,6%.

Allo scollinamento il gruppo sarà già ben definito con i big che metteranno i propri uomini a fare l’andatura per cercare di mandare in crisi i propri avversari, situazione che spesso e volentieri capita dopo il giorno di riposo. Dopo la seconda discesa di giornata si riprende a salire verso il secondo sprint di giornata posto in cima al Teglio, salita di poco più di 5000 metri ma che presenta una pendenza media superiore all’8% e diversi tratti al 14%.

Superato anche questo ostacolo “resta” la salita che porta ai 1448 metri del Valico di Santa Cristina (13,5 km all’8% di pendenza media) che dal chilometro 7 allo scollinamento presenta una pendenza media del 10,1%. Discesa molto impegnativa attraverso una carreggiata ridotta e pendenze abbastanza elevate; entrati nel tratto finale la strada sale costantemente attorno al 3% fino alla linea di arrivo.

 

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