Dopo il tappone dell’Aprica il Giro d’Italia (2.UWT), per la sua diciassettesima frazione, una tappa di 168 km contrassegnata da quattro stellette nel Garibaldi della corsa rosa; partenza da Ponte di Legno e arrivo a Lavarone.

La partenza da Ponte di Legno è subito in salita con il gruppo che salirà verso il Passo del Tonale che rappresenta l’unica difficoltà di inizio frazione con il percorso in discesa e comunque facile per i primi 80 km quando il gruppo arriverà a San Michele all’Adige dove inizia il primo GPM di giornata il Giovo che misura 5900 metri con una pendenza media del 6,8%.

Quasi 40 i km, di continui saliscendi, per arrivare al traguardo volante di Pergine di Valsugana dove inizia la salita del Passo del Vetriolo (11,8 km al 7,7%) che solo nella sua prima parte presenta pendenze basse per stabilizzarsi, successivamente, all’8%.

Discesa e sprint volante a Caldonazzo dove inizia la terza asperità di giornata, la più dura, il Menador (7,9 km al 9,9% di pendenza media); una salita che spezzerà il gruppo che dopo il GPM troverà una strada che scende poco per salire fino a 4 km dall’arrivo. Discesa veloce e ampia per gli ultimi 700 m tutti leggermente a salire.

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