L’Acr Messina precisa: “Quattro manifestazioni d’interesse ma nessuna offerta formale”

di Alessandro Calleri

Una pericolosissima fase di stallo. Nessuna schiarita, continuano invece ad addensarsi le nubi sul futuro dell’Acr Messina. Chi si attendeva una svolta definitiva, in un senso o nell’altro, sarà rimasto deluso. Tramite una nota ufficiale il club giallorosso ha voluto precisare che sino alle 19.30 della giornata di ieri, al di là di quattro manifestazioni di interesse esplorative, non è pervenuta alcuna offerta formale per l’acquisto della società.

“In due pec – precisa l’avvocato Santi Delia – è stata richiesta la due diligence e, come società, è stata data la disponibilità a fornire la documentazione ma ancora non è iniziata per scelta esclusiva di chi aveva manifestato interesse”. “Nessun documento contabile – sostiene l’Acr – è stato visionato da sedicenti parti interessate all’acquisto”. “Perdurando tale situazione – afferma il presidente Pietro Sciotto, il quale si è più volte detto disposto a cedere l’Acr Messina alla cifra simbolica di 1 euro – sarò costretto a prendere le conseguenti decisioni, anche se dovessero essere dolorose”.

Dolorose fino a che punto? Messina può davvero perdere il professionismo andando incontro al terzo fallimento negli ultimi 14 anni? L’interrogativo aleggia in tutto l’ambiente. Una presa di posizione che avviene a distanza di qualche giorno dalla notizia della manifestazione d’interesse formalizzata da un gruppo industriale operativo in tutta Italia, rappresentato dal duo composto da Lombardo e Darone, che pareva la più concreta di tutte.

Le scadenze, intanto, incombono e il gong si avvicina. Entro mercoledì 22 giugno va presentata la domanda di iscrizione al campionato di Serie C 2022/23, perfezionando tutti gli adempimenti previsti. Ottenuta la disponibilità d’uso dello stadio “Franco Scoglio” grazie al documento prodotto dal Comune e risolta la questione relativa ai criteri infrastrutturali, restano da saldare gli stipendi dei tesserati di marzo, aprile e maggio, oltre a versare la fideiussione da 350.000 euro e la tassa d’iscrizione da altri 30.000. Impegni che in questo momento, specie alla luce dei tempi ristretti, soltanto l’attuale presidente Pietro Sciotto può assolvere.

Ad elezioni concluse, al nuovo sindaco della città dello Stretto, Federico Basile, la società ha lanciato, attraverso i social, il suo chiaro invito: “C’è tanto lavoro da fare per riportare la città in alto, anche nel calcio. Noi dell’Acr vogliamo essere protagonisti di belle pagine di sport e con un sindaco tifoso siamo certi di trovare quel sostegno che serve per puntare in alto”. Un’altra settimana di passione, l’ennesima, per i tifosi giallorossi.