Handbike. Marco Leti porta la ASD Peppe Molè sulla cima del Kaunertal

di Elio Natale Coppola

La Sicilia continua a mettere in bacheca imprese straordinarie. In questo caso però, a differenza dell’Ironman di Parrinello, è una società la protagonista dell’articolo. Stiamo parlando della ASD catanese “Peppe Molè“, un’associazione di ciclismo paralimpico, che il 23 Giugno ha raggiunto il secondo posto alla 7ª edizione dell’Handbike Battle di Kaunertal, in Austria. L’autore di tale successo è stato il paraciclista Marco Leti, medico romano che dal 2018 fa parte della società siciliana.

Il Kaunertal è un comune ed una vallata austriaca che ospita l’omonimo ghiacciaio e una delle strade più alte d’Europa, la Kaunertaler Gletscherstraße. È proprio su quest’ultima che Leti ha sbaragliato la concorrenza arrivando ad un passo dalla prima posizione assoluta. Purtroppo però, al quarto dei 20 km della gara, sono sopraggiunti dei problemi alla catena dell’handbike che lo hanno costretto a fermarsi quei 3/4 minuti che gli hanno impedito di raggiungere il vincitore Sander Koomen.

La gara si è disputata su una pendenza intorno all’8% e si andava da un’altitudine di 1400 m a 1600 m. L’evento ha raccolto circa 130 partecipanti da ogni parte d’Europa, specialmente dagli stati centrali come Germania e Belgio. Noi però abbiamo raggiunto in intervista l’unico rappresentante italiano, nonchè secondo assoluto, per l’appunto Marco Leti.

“Manifestazione prestigiosa. La attendevo da 3 anni, una soddisfazione incredibile”

marco-leti-handbike

Ciao Mario, che sensazioni hai provato al termine di una gara del genere? “È stata una soddisfazione incredibile, c’è una differenza culturale importante rispetto alle gare nostrane. Purtroppo gli organizzatori italiani tendono a separare gli eventi paralimpici dai tradizionali, una pratica che continuo a non capire, specialmente nel ciclismo dato che il tracciato può essere percorso da entrambe le categorie. Qui, tanto per dirne una, ha voluto correre anche il sindaco di Kaunertal. Hanno organizzato una manifestazione prestigiosa, è stata trasmessa anche in tv. Ho conosciuto tanti atleti internazionali. Peccato per quel problema alla catena perchè me la sarei potuta giocare anche per il primo posto; ma va bene così, anche questo fa parte dello sport”.

Hai dovuto fare una preparazione specifica per partecipare? “Assolutamente si. Sono arrivato in Austria il 18 in modo da abituarmi all’altezza e per provare il percorso. Ho speso gli ultimi tre anni a preparare questa gara, ero pronto per competere un paio d’edizioni fa ma poi è arrivato il Covid e si è fermato il tutto. Inoltre, per potersi iscrivere al Kaunertal è necessario rientrare entro specifici parametri e superare determinati test.

Da quanto ti dedichi all’handbike? “Mi sono avvicinato alla handbike nel 2016 in modo da poter stare vicino a mia moglie, triatleta. Poi, nel 2018 durante un evento paralimpico, ho conosciuto Claudio Molè, mi è sembrata una persona brava e seria così come la sua società, ed è per questa fiducia che ho deciso di farne parte. La maggioranza degli iscritti si dedicano al ciclismo, tra ipovedenti e tricicli. Al momento, sono l’unico dell’handbike”.

C’è qualcuno in particolare che vuoi ringraziare? “Si, fra tutti voglio ringraziare il mio accompagnatore e amico di una vita Stefano Bortolot. Nonostante lui viva in Germania riusciamo a vederci 1/2 volte all’anno e questa è stata l’occasione perfetta per trascorrere un po’ di tempo insieme. Anche lui è uno sportivo, un ciclista, per essere precisi, titolare di una gelateria premiata come una delle migliori al mondo”.

ALTRE FOTO DA KAUNERTAL

Ringraziamo il Dott. Leti per la disponibilità e le foto