Europei di Roma, day 7. L’Italia ha dominato: 13 ori, 35 medaglie totali dalla vasca

di Simone Milioti

L’Italia chiude gli Europei di Roma, per quanto riguarda il nuoto in corsia, al primo posto con 13 ori, 13 argenti e 9 bronzi. La nazionale azzurra ha vinto il primo oro con Razzetti nei 400 misti e l’ultima con la 4×100 mista maschile.

Nell’ultima serata di finali si inizia subito sfiorando l’oro con Leonardo Deplano nei 50 stile libero: l’azzurro dà l’illusione di essere davanti nei metri finali, ma a vincere è il favorito Proud. 21″58 per il britannico contro il 21″60 di Deplano. L’azzurro paga anche +8 centesimi di reazione dal blocco rispetto al campione europeo. Delude in primo luogo sé stesso, come ammette parzialmente in zona mista, Lorenzo Zazzeri sesto al tocco.

Pilato si arrende a Meilutyte, Ceccon si vendica

La gara che segue, i 50 rana femminili, aggiungono al medagliere azzurro un altro argento per l’Italia con Benedetta Pilato. La primatista mondiale già in semifinale aveva fatto capire di non poter tenere il ritmo della Meilutyte in questa finale. La lituana dunque si prende l’oro con una prestazione di potenza dal primo all’ultimo metro. Peccato per l’altra azzurra in finale, Arianna Castiglioni, che chiude quarta.

A interrompere il digiuno italiano e conquistare l’oro anche nella settima giornata di gare, ci pensa Thomas Ceccon che nei suoi 100 dorso, di cui da poco ha ritoccato il record del mondo, mette la mano avanti di 3 centesimi sul secondo. 52″21 Ceccon che restituisce al greco Christou (52″24) la beffa della gara a dorso sui 50 metri, dove l’ellenico si era imposto per 4 centesimi con 24″36.

Sfuma il tris per Quadarella

Nella finale dei 400 stile femminili, dopo aver vinto i 1500 e gli 800, Simona Quadarella deve accontentarsi dell’argento. Non senza lottare la romana, che è dietro dopo metà gara, ha provato la disperata rimonta. La tedesca Gose da parte sua ha mantenuto il vantaggio necessario a non farsi rimontare. Buona prestazione anche per Antonietta Cesarano, qualificata con l’ottavo tempo chiude sesta.

Sono seguiti i 400 stile uomini con Gabriele Detti e Lorenzo Galossi, entrambi però sono spettatori della vittoria del teutonico Maertens, secondo lo svizzero Djakovic che aveva forzato nella prima parte di gara il passaggio salvo pagare nella seconda. I due azzurri chiudono in quinta posizione, Galossi, e settima, Detti.

Le altre finali di Roma 2022

La giovanissima Lana Pudar, classe 2006, attacca nella finale dei 200 farfalla femminili e resta in testa sin dalla prima vasca. Vittoria sorprendente per la bosniaca, dietro Ilaria Cusinato prova ad ottenere l’argento ma scivola terza alle spalle anche della Bach. Della finale anche Antonella Crispino che chiude ottava.

Emozionante la finale dei 200 misti con Alberto Razzetti che soffre nella frazione a dorso, passa sesto, ma rimonta a rana e soprattutto nella vasca finale a stile libero: da quarto a secondo. Solo 10 centesimi dall’oro dell’ungherese Kos e con gli ultimi metri di Razzetti nuotati in apnea, a testa bassa, per tentare l’impresa che non arriva.

Le staffette chiudono gli Europei di Roma

In acqua per prime le ragazze nela 4×100 mista che chiude il programma. Panziera e Pilato fanno il loro guadagnando quasi un secondo di vantaggio. Nelle frazioni a delfino con Ilaria Bianchi e stile libero con Silvia Di Pietro la nazionale paga qualcosina e chiude al quarto posto dietro Svezia, Francia, Paesi Bassi a 22 centesimi dal bronzo.

Ultima gara degli Europei di Roma 2022 la 4×100 mista maschile, apoteosi per la nazionale italiana che asfalta la concorrenza. Ceccon nella frazione a dorso passa primo, Martinenghi scava il solco nella rana, Rivolta (al posto di Burdisso rispetto alla finale mondiale) si ritrova a nuotare da solo e mantiene un vantaggio di 10 metri che permette la passerella di Miressi, col pubblico del Foro Italico in estasi, che continua a spingere per chiudere in 3’28″46, nuovo record dei campionati.

Il medagliere (solo nuoto in corsia)

Nazione Oro Argento Bronzo Totale
Italia 13 13 9 35
Ungheria 5 7 3 15
Gran Bretagna 4 5 6 15
Paesi Bassi 4 1 6 11
Svezia 4 1 1 6
Francia 4 7 3 13
Germania 3 2 4 8
Romania 2 2
Svizzera 2 3 4
Grecia 1 1 1 3
Lituania 1 3 4
Bosnia 1 1 2
Israele 1 1
Ucraina 1 1
Polonia 1 2
Finlandia 1 1
Danimarca 1 1
Portogallo 1 2 2
Austria 2 2
Turchia 1 1

Immagine in evidenza dalla pagina Facebook della Fin