La Vuelta, Tappa 6: Bilbao – San Miguel de Aguayo

di Giuseppe Ortale

Primo arrivo in salita dell’edizione 2022 de La Vuelta (2.UWT) che “arriva” già nella sesta tappa la Bilbao – San Miguel de Aguayo di 181,2 km e un dislivello di poco superiore ai 4000 metri; partenza dalla città più grande dei Paesi Baschi, appunto Bilbao, capoluogo della Biscaglia, che sorge sulla riva del fiume Nervión.

Poca pianura nei primi chilometri di corsa con il plotone che dopo circa 30 km dovrà affrontare l’Alro de la Escrita (5500 metri al 4,5%) che tuttavia non è contrassegnato come GPM. Al km 69 il gruppo entra nella piccola città di Aredondo dove inizia la prima vera salita di giornata il Puerto de Alisas (8700 metri al 5,8%).

Quasi trenta chilometri di pianura prima di incontrare una salita, anche questa non è GPM, l’Alto de Hijas (3900 metri al 7%) che avvicina il plotone al finale di gara che prevede la Collada de Brenes (6800 metri all’8,2%), con diversi tratti in doppia cifra e una pendenza massima del 15%, e la salita finale che porta ai 1134 metri di altitudine del San Miguel de Aguayo; una salita di 12,6 km con una pendenza media del 6,5% con la prima parte di salita in cui si trovano le pendenze più dure di tutta l’ascesa.

Il solito Primoz Roglic (Team Jumbo – Visma) parte con i gradi di favorito di giornata ma occhio a Enric Mas (Movistar Team) che ha messo in mostra, fin qui, una buonissima condizione; da non sottovalutare Simon Yates (Team BikeExchange) che in tappe del genere può risultare indigesto a tutti i big, Richard Carapaz (INEOS Grenadiers), Jai Hindley (BORA – hansgrohe), il giovane spagnolo Juan Ayuso Joao Almeida (UAE Team Emirates), Remco Evenepoel (Quick – Step Alpha Vinyl Team) e Miguel Angel Lopz (Astana Qazaqstan Team).

 

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