Noera: “Agli Europei emozioni da brividi. La comunale di Palermo ha bisogno di lavori”

di Simone Milioti

Giulia Noera, palermitana classe 1967, è stata protagonista, insieme alla sua squadra l’Olympia Palermo, agli Europei Master di Roma. Non la prima rassegna continentale per la Noera, ma come racconta a Sport Web Sicilia “questa è stata da brividi”.

L’Olympia è stata la migliore in assoluto dell’isola conquistando ben 8 medaglie, 3 individuali per Giulia: 200 farfalla (argento), 200 misti e 100 farfalla (entrambe bronzo). A cui si aggiungono le due staffette femminili, stile e mista categoria 200-239, composte da Papandrea, Finocchiaro, Noera e Irace. Staffettiste che nella 4×50 mista femminile salgono sul tetto d’Europa col nuovo record italiano, nuotando rispettivamente dorso, rana, farfalla e stile libero.

Raggiunta telefonicamente l’atleta dell’Olympia Palermo ci ha raccontato l’esperienza vissuta a Roma, ma ci ha anche raccontato le difficoltà a prepararsi all’evento nelle ultime settimane a Palermo con la piscina comunale che è stata chiusa. Questo non ha permesso agli atleti di allenarsi dovendo trovare rifugio, per quanto riguarda l’Olympia Palermo, nella struttura del Tennis Club 3 del capoluogo siciliano in una vasca da 25 metri invece che da 50, che era il campo di gara degli Europei. Giulia Noera ha rivolto un appello alla nuova amministrazione, che premette “non ha colpe in merito a questa chiusura, ma per il futuro ci auguriamo tratti meglio l’impianto”.

Intervista a Giulia Noera

Quali emozioni ha provato a rappresentare l’Italia con l’Olympia Palermo che ha guidato un folto gruppo di atleti siciliani?

‏“Ho preso parte in passato a tante edizioni degli Europei e altrettanti Mondiali Master, a differenza di quelle manifestazioni‪,‬ l‪’‬organizzazione di Roma 2022 è stata superlativa‪.‬ Grazie anche al fatto di aver usufruito del sistema degli Élite, è stata un’emozione fantastica: abbiamo fatto le premiazioni, avevamo gli schermi, tutto il contesto degli élite (con tanto di immagini televisive con il tempo in sovrimpressione, ndr). Prima d’ora posso assicurarti che non era mai successa una cosa del genere. Veramente una cornice da togliere il fiato, ho 55 anni e quasi 50 anni di sport agonistico alle spalle. Ho giocato oltre dieci anni in serie A1 a pallanuoto, disputando anche partite di finale con gli spalti stracolmi, ma salire su quel podio allo Stadio del Nuoto di Roma è stato qualcosa da togliere il fiato‪.‬ Veramente meraviglioso”.

‏I risultati che avete conseguito come Olympia Palermo erano in linea con le aspettative della vigilia?

‏“Nuoto da tanti anni e conosco le mie avversarie da tutto il mondo. Ero abbastanza consapevole di quello che sarebbe avvenuto, ma ogni gara ha la sua storia e possono esserci degli imprevisti. Guardando la entry list però avevamo già idea di quello che poteva essere‪.‬ Posso dire che nella 4×50 mista femminile in realtà eravamo entrate col terzo tempo, poco distanti dal primo. È stata una gara che si è risolta nelle ultime bracciate, al terzo cambio, ‪‬che io con la frazione a farfalla ho dato ad Alfonsina Irace, eravamo al terzo posto. Questa è stata una vittoria al cardiopalma, una gioia voluta intensamente da tutta la squadra‪,‬ ma non perfettamente attesa”.

Da sinistra Tiziana Papandrea, Giulia Noera, Marinella Finocchiaro e Alfonsina Irace

Tocco forse una nota un po’ dolente, ma a proposito di ultime bracciate così ha perso l’oro nei 200 farfalla dopo essere passata in testa nelle prime tre vasche.

“Faccio sport da tanti anni, i 200 farfalla sono sempre stata la mia gara, ma sono certamente la gara più tremenda che esista nel parterre delle 18 gare in vasca. Semplicemente non ero allenata adeguatamente anche a causa della chiusura dell‪’‬impianto di viale del Fante‪. Noi non avevamo quello che avevano i nostri avversari, io ho affrontato la gara con quelle che erano le mie possibilità in quel momento, cercando di condurre la gara con il mio ritmo. L’ho persa nelle ultime 7/8 bracciate e non ho avuto la forza di reagire‪:‬ i 200 farfalla non sono una gara che si può impostare bene con un allenamento deficitario‪.‬ Ero consapevole della mia non preparazione ed ho cercato di fare del mio meglio‪”.

‏Tiziana Papandrea e Fabrizio Griffo sono stati gli unici ad ottenere ori in singolo. La tua compagna dell’Olympia Palermo tre, mentre Griffo, con cui hai nuotato in passato alla Waterpolo Palermo, uno. Cosa può dirci di loro?

‏“Tiziana è un’atleta stratosferica, indiscussa. Lei nei punteggi tabellari, che si riferiscono alla media dei migliori tempi al mondo nuotati per la categoria‪,‬ ha sforato in tutte e tre le gare i 1000 punti. Ha anche fatto un record europeo e un record italiano, lei nuota su livelli eccelsi. Con Fabrizio ho condiviso la prima vittoria mondiale in una staffetta nel lontano 2004‪,‬ una emozione condivisa indimenticabile che rimane scolpita nel mio cuore‪:‬ Fabrizio è un atleta intramontabile‪!‬ Siamo legati da un’amicizia storica e c’è un rispetto atletico che viene da lontano. Tiziana è più giovane, versatile e l’ho fortemente voluta all’Olympia perché fa tutto benissimo. Credo sia tra le migliori Master al mondo in assoluto”.

La piscina Comunale di Palermo in viale del Fante chiusa, ma non solo

‏Come ha accennato la campionessa europea Master lei e la sua squadra hanno avuto difficoltà ad allenarsi alla piscina comunale di viale del Fante. Tra l’altro un impianto tra i più belli d’Italia con la due vasche da 50 metri adiacenti e funzionanti in tutte e quattro le stagioni.

“Purtroppo – ha spiegato Noera – la piscina olimpica nell’ultimo anno ha avuto problemi a non finire di tutti i tipi, tecnici e gestionali. Questo chiaramente penalizza tutto il movimento‪,‬ a maggior ragione quello dei giovani. Programmare la stagione a qualsiasi livello è sembrato così impossibile con le condizioni che sono cambiate da una settimana all’altra. La piscina negli ultimi 12 mesi è stata aperta e chiusa svariate volte. L’ultima volta, racconta la tesserata dell’Olympia Palermo, “la chiusura era stata annunciata per il 4 agosto, scelta incomprensibile – commenta Noera – visto che le piscine solitamente funzionano di più in estate, ma anzi poi è stata chiusa in anticipo a fine luglio”. ‏Ha riaperto‪,‬ in ritardo rispetto le date annunciate‪,‬ la scorsa settimana‪,‬ ma adesso è funzionante soltanto la vasca interna‪,‬ sempre per i soliti problemi che si accavallano uno sull‪’‬altro‪.‬

‏Giulia Noera comunque non vuole fare polemiche: “La nuova amministrazione non è colpevole e anzi la nuova assessora si è già fatta viva sul fronte dell‪’‬interesse‪,‬ ma mi auguro che capisca il valore fondante di questo impianto e degli altri a Palermo che vanno migliorati‪: sopratutto la piscina olimpica di Palermo necessita di lavori importanti‬”.

‏Situazione piscine che non riguarda solo la città di Palermo, anche a Messina ad esempio la storica piscina comunale di viale San Martino è chiusa ormai da anni con alcune società che si sono spostate nell’impianto che gestiscono di Villa Dante, all’aperto, o alla Cittadella Sportiva Universitaria, che appunto non è pubblico ma dell’UniMe. Situazione ancor più spinosa vive la Swimblu, terza forza regionale nella categoria Ragazzi, costretta da un canone, a detta del presidente Simone Zappia, troppo esoso del gestore a non allenarsi nella piscina comunale di Milazzo.